Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In piazza del Carmine la Croce Rossa inaugura il “safe point” per rifugiati

Fonte: L'Unione Sarda
20 giugno 2017

Sarà presentata anche una app dedicata In piazza del Carmine
la Croce Rossa inaugura
il “safe point” per rifugiati

Un presidio per i migranti: questo pomeriggio alle 16, in concomitanza con la “Giornata mondiale del rifugiato”, sarà aperto, in piazza un “safe point”, dedicato proprio ai richiedenti asilo sbarcato in città. «Questa nuova attività», spiega Fernanda Loche, presidente del Comitato cittadino della Croce Rossa, «sarà un aiuto concreto per rispondere ai bisogni delle persone migranti fuori dalla rete dell'accoglienza, un punto di riferimento per orientarli ai vari servizi fruibili sul territorio. A Cagliari, come in numerosi porti del Sud Italia, negli ultimi anni sono approdati migliaia di migranti, provenienti prevalentemente dall'Africa subsahariana, in transito verso altre destinazioni europee, ma che, a volte, restano fuori dalla rete dell'accoglienza e non sanno a chi chiedere aiuto.
Per supportare queste persone la Croce Rossa ha attivato il “safe point”, un presidio che a Cagliari sarà allestito in piazza del Carmine nel quale i volontari della Croce Rossa Italiana forniranno indicazioni sui vari servizi sul territorio e orienteranno i migranti all'assistenza sanitaria e legale.
Il “safe point” di Cagliari è il terzo attivo in Italia, dopo quelli di Catania e Trapani dove è stata fornita assistenza a centinaia di persone migranti dall'inizio dell'anno ad oggi.
Oggi, per la prima volta, i volontari che presteranno servizio al “safe point” potranno mostrare alle persone migranti anche “Virtual volunteer”, la nuova app sviluppata dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Una piattaforma per aiutare rifugiati, richiedenti asilo e persone rimaste fuori dalla rete dell'accoglienza a trovare risposte ai loro bisogni: tramite geolocalizzazione, i migranti potranno individuare i vari servizi messi a loro disposizione dalla Croce Rossa e dalle altre associazioni nelle loro vicinanze: ambulatori, consultori, mense, dormitori, luoghi dove ricevere assistenza legale gratuita e supporto psicologico. Sulla piattaforma sarà possibile trovare anche informazioni dettagliate sul servizio Restoring family links (Rfl) per la ricerca dei membri della propria famiglia.
Il servizio offerto da “Virtual volunteer” è già operativo in due paesi europei, la Grecia e la Svezia. Ed è diventato un punto di riferimento fondamentale per i migranti che si ritrovano spaesati nella loro nuova realtà: in appena otto mesi, il sito (www.virtualvolunteer.org) è stato visitato da trentantamila persone mentre, nello stesso periodo sono stata visualizzate ben duecentoquarantamila pagine. E, appunto, da oggi, in occasione della “Giornata mondiale del rifugiato” sarà operativo anche in tutto il territorio italiano.