Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mediateca, dimenticati gli arredi

Fonte: La Nuova Sardegna
1 giugno 2009

DOMENICA, 31 MAGGIO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Prevista per settembre la fine dei lavori nell’ex mercato di via Pola ma il progetto non ha previsto le suppellettili necessarie per l’uso



All’interno andranno anche la biblioteca e la Cineteca sarda

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. In teoria sarebbe dovuta essere pronta nel dicembre del 2008, poi il tutto è slittato a settembre di quest’anno, ma è già in programma qualche altro mese. La mediateca del Mediterraneo, insomma, viaggia col solito ritardo delle opere pubbliche. Ma il problema è un altro: non ci sono i soldi per gli arredi, nè questi sono stati previsti nel progetto originario. Quindi: altri ritardi.
La mancanza degli arredi la segnala sia Maurizio Porcelli (Forza Italia, presidente della commissione comunale consiliare alla Cultura), che Ninni Depau (capo guppo del Pd). E anche se la cifra, in rapporto al costo complessivo, è decisamente limitata (una prima stima fatta dagli uffici ipotizzava circa duecentomila euro, visto anche che parte degli arredi sono già disponibili in quanto saranno portati in dote sia da via Newton che dalla Cineteca sarda), la somma va ugualmente trovata e fatto un bando per l’acquisto. E questo richiederà altri tempi (e nuovi slittamenti di date). Inoltre «c’è la questione della gestione della biblioteca - spiega Porcelli - a fine giugno scade infatti l’appalto triennale legato al funzionamento di via Newton e alle altre cinque biblioteche di quartiere. Il che significa che si dovrà andare in proroga. E non sarà possibile fare il nuovo appalto sino a quando non sarà chiara la data di utilizzabilità (quindi con gli arredi) della nuova struttura di via Pola». Non solo: «Bisognerà verificare - continua Porcelli - l’orientamento della Giunta in rapporto alla gestione delle biblioteche di rione. Di queste, infatti, è molto utilizzata solo quella di Is Bingias, a Pirri, molto meno le altre». In pratica: o si cambia la modalità di gestione e il livello di coinvolgimento dei quartieri, o queste strutture rischiano di scomparire. In altri Paesi vi sono ampie reti di biblioteche decentrate, ma sia il livello di rifornimento dei libri (per le strutture), che quello di distribuzione ai lettori sono molto diversi.
Per Depau tutto il progetto è stato «impostato male: non mi sembra, ad esempio, che vi sia un piano dei parcheggi specifico, nè interventi seri per la questione energetica (con l’utilizzo di sistemi alternativi)». Inoltre, secondo il capo gruppo del Pd, «anche la Mediateca mostra, a monte, un deficit di programmazione. Da un po’ di tempo a questa parte notiamo che l’amministrazione comunale non riesce mai a rinnovare puntualmente la gestione delle strutture affidate all’esterno. I casi più macroscopici sono quelli della raccolta dei rifiuti, della riscossione dei tributi e del gas di città: dati in proroga per troppo tempo. Finchè questo capita una volta, può essere considerato una disfunzione, ma quando i casi diventano tanti, diventa una politica. E così capiterà anche per la biblioteca».
I soggetti che hanno vinto il Por, che ha poi permesso di ottenere i quasi quattoridici milioni di euro per la mediateca, sono il Comune (con l’intenzione di trasferirci, come accennato, la biblioteca) e, appunto, la Cineteca sarda (che vi porterà l’attività di viale Trieste). Ma questo centro, che si sta realizzando con criteri moderni, spazi ampi e posizione centrale (in via Pola), fa gola a molti. Da qui la necessità di ribadire, sottolinea Massimo Zedda (consigliere comunale e regionale de La Sinistra), che vi sono strutture che si sono guadagnate l’autorevolezza grazie a decenni di lavoro, che dovranno operare all’interno del nuovo spazio. Oltre al fatto che sono stati (come la Cineteca sarda) promotori dell’iniziativa. Quest’ultima, inoltre, ha esplicitamente richiesto ai progettisti la fruibilità all’interno della nuova struttura di una sala proiezioni, di depositi per mantenere il materiale audiovisivo, di uffici e di laboratori.
Il progetto che si sta realizzando in via Pola prevede un centro culturale polifunzionale multimediale con all’interno spazi vari tra cui, come accennato, anche la biblioteca comunale e la Cineteca sarda. Oltre a un ampio spazio di consultazione per libri, giornali e altri materiali storici, nella mediateca vi saranno sale multimediali attrezzate di computer, uno spazio per mostre, una sala per proiezioni e conferenze (per circa trecento posti) e cinque esercizi commerciali (tra cui un punto ristoro), per la cui gestione potrebbero esserci altri bandi.