Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti, ora è tolleranza zero Sanzioni salate per chi non rispetta la differenziata o gli orari

Fonte: L'Unione Sarda
12 giugno 2017

Cento multe negli ultimi sei mesi: nel mirino anche i residenti di altri Comuni

 

Quando hanno visto quell'inserviente di un ristorante trascinare un carrello pesantissimo, hanno deciso di seguirlo. Arrivato al cassonetto, l'uomo ha faticato molto per gettare all'interno un sacco alto quanto lui. Il contenuto? Una quantità enorme di gusci di cozze che sarebbero dovuti andare nell'umido e non nell'indifferenziato. È stata questa la scoperta più eclatante fatta dagli uomini del nucleo di vigilanza ambientale: quattro agenti della Polizia municipale che dipendono direttamente dal servizio di Igiene del suolo.
LE VIOLAZIONI Il nucleo, voluto dall'assessora alle Politiche per il decoro urbano Claudia Medda, ha cominciato a operare lo scorso novembre. E nei primi sei mesi di vita ha già elevato cento sanzioni. «All'inizio», racconta Medda, «gli operatori sono andati in giro per fare informazione. Poi, con il trascorrere del tempo sono arrivate le prime sanzioni. Soprattutto alla Marina, il quartiere caratterizzato da una forte presenza di bar e ristoranti. Di locali, dunque, che producono tanti rifiuti.
LA SITUAZIONE Proprio da quelle parti, frequentemente, le disposizione relative al conferimento dei rifiuti vengono disattese. Così capita che i cassonetti per le utenze domestiche vengano utilizzati dagli operatori commerciali. O che l'umido finisca nel secco, il vetro nella carta. «Adesso», riprende Medda, «tra l'altro, i commercianti conoscono gli operatori e col passaparola avvertono della loro presenza». Non solo: addirittura, c'è in circolazione un “padroncino” che gira con un furgone e raccoglie il cartone al di fuori degli orari stabiliti. Ma, nonostante queste precauzioni, in tanti sono finiti nel mirino: alla terza sanzione un esercizio commerciale può essere chiuso per tre giorni. «E quattro o cinque operatori della Marina sono in diffida: alla prossima sanzione scatterà la punizione massima».
I CONTROLLI Come è possibile che, nonostante la presenza di una squadra specializzata, ci siano ancora persone che si fanno beccare con le mani nel sacco? Oltre ai controlli di routine, vengono effettuate operazioni ad hoc: gli agenti si ritrovano insieme ad addetti della società che effettua la raccolta dei rifiuti e cominciano a girare negli orari di chiusura dei locali. Se vedono qualcosa di strano fanno aprire i sacchetti dagli addetti e, in base a scontrini o ad altre indicazioni, risalgono al responsabile e lo sanzionano. «Eppure», riprende Medda, «ci siamo confrontati spesso, insieme all'assessora Cilloccu, con le associazioni di categoria proprio per individuare orari e giorni di raccolta». Nel mirino, sinora, le zone a maggior densità di locali. «Ma i controlli sono capillari. Ora, con l'arrivo della stagione calda, si lavorerà anche al Poetto e a Calamosca. Possiamo contare anche sul supporto della Polizia muncipale: gli agenti nel litorale ci aiuteranno in questi controlli. E, nei mesi scorsi, proprio grazie a una telecamera installata in viale Marconi, abbiamo 34 persone di altri Comuni che gettavano i propri rifiuti nei nostri cassonetti».
LE ALTRE VIOLAZIONI Perché, oltre ai controlli nei locali, il nucleo controlla le vie di accesso alla città per individuare i residenti di altri Comuni che scaricano i propri rifiuti a Cagliari. «Mancano statistiche ufficiali», spiega Medda, «ma si può ipotizzare che quei conferimenti rappresentano il 10, 15 per cento del totale. Un costo ulteriore per i cittadini di Cagliari».
Marcello Cocco