Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Costruita e abbandonata: la piscina ancora senza acqua

Fonte: L'Unione Sarda
7 giugno 2017

VIA ABRUZZI. L'assessore ai Lavori pubblici assicura: «Appalto entro il mese»

 

 

Quarant'anni di promesse, tre di lavoro e due milioni euro circa di opere (già realizzate), ma la piscina di via Abruzzi è ancora a secco. «Una vergogna, l'ennesima incompiuta annunciata durante le campagne elettorali e poi abbandonata»: protestano i residenti di San Michele. Una storia infinita, che secondo l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa avrà un lieto fine: «Entro il mese verrà aggiudicato l'appalto». Ma dopo anni di promesse gli abitanti del rione aspettano i fatti.
I RESIDENTI «Solo a Cagliari ci vogliono più di dieci anni per costruire una piscina, e poi altrettanti per metterla in funzione», polemizza Silvio Pinna. L'indice è puntato sullo spiazzo davanti ai palazzi di via Campeda, dove l'erba ha raggiunto altezza d'uomo e di acqua non c'è traccia. «Scandaloso, un'opera che avrebbe permesso di riqualificare il quartiere», commenta Antonello Cabras. «I politici a San Michele vengono solo a cercare voti, poi scompaiono, insieme alle loro promesse»: interviene Claudio Mudu, portavoce del Comitato di quartiere.
LA STORIA INFINITA Partenza nel 2004, quando l'allora assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai stanzia oltre due milioni di euro per realizzare il primo centro polivalente del rione. Il progetto è chiaro: campo da calcetto e piscina, da venticinque metri di lunghezza, sedici di larghezza e due di profondità. La macchina burocratica si mette in moto: a luglio 2007 arriva il via libera della commissione comunale, un anno dopo la Giunta approva il progetto del primo lotto.
LO STOP Il sogno inizia a prender forma, con le ditte che si aggiudicano i lavori: la cagliaritana Pmm Costruzioni e la Sarcobit di Monserrato. Nel febbraio 2009 appaiono i pilastri, la vasca e le travi di legno per il soffitto. Tempo qualche mese e la Sarcobit fallisce, la Pmm procede da sola. Sino al 25 febbraio 2012 quando il contratto viene rescisso per «grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali».
IL FUTURO La storia riparte a dicembre dell'anno scorso. Con la gara d'appalto e il tempo massimo per la presentazione delle offerte, scaduto lunedì. «Parrebbe ci sia una sola offerta, entro questo mese verrà stabilito il vincitore, e a settembre inizieranno i lavori», annuncia Chessa. «Le piscine saranno due: quella già realizzata e mai entrata in funzione e una esterna, oltre al campo da calcetto e la club house». anticipa. «Una vittoria per il quartiere e mia personale, che appena diventato consigliere, ho portato avanti una battaglia politica per realizzare la piscina nel rione. Quella di cui sentivo parlare da bambino». Tutto ancora sulla carta.
Sara Marci