Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rivincita dei pedoni

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2017

Meno auto e più tavolini: la mozione della commissione Mobilità

 

 

L'idea di chiudere al traffico conquista il centro

 

A piedi e felici. Per ragioni molto diverse - evitare i pericoli provocati dagli automobilisti imbranati, incassare la rendita dei tavolini all'aperto, godere di un'aria più pulita - ma l'idea della grande isola pedonale ha conquistato il centro. Tanto che se la mozione della commissione consiliare Mobilità per la chiusura al traffico del tratto compreso tra la porta di Palabanda e l'incrocio tra via Alghero e via Garibaldi fosse messa ai voti della piazza potrebbe incassare una maggioranza bulgara. Che non significa unanimità. Perché qualcuno contrario ancora c'è.
È UN MORTORIO Emilio Tolu fa il macellaio in corso Vittorio dal 1977 ed è certo che «a noi interessano le auto, i mezzi pubblici. Tutto quello che crea movimento perché così è un mortorio e le attività chiudono. Ma protestare ormai è inutile, l'abbiamo già fatto senza alcun risultato perché il sindaco ormai ha deciso». Una voce fuori dal coro. Poco più in là c'è chi non vede l'ora che gli operai completino i lavori per poter finalmente sistemare i tavolini fuori dalla porta.
TAVOLI E SOLDI Antonio Ghiani del ristorante “La damigiana” conferma lo studio delle associazioni di categoria secondo il quale un tavolino con quattro coperti rende parecchio (circa 20 mila euro all'anno). «Faccio parte dell'associazione Corso Vittorio Emanuele e siamo favorevoli alla pedonalizzazione. D'altronde ci accorgiamo di lavorare molto meglio con il servizio all'aperto».
MAMME SERENE L'idea piace non solo ai commercianti. Anche i veri protagonisti della vicenda, ovvero i pedoni, sono entusiasti. «Io sono venuta da Quartu, ma ho lasciato l'auto a casa. Ho preso l'autobus: è comodo ed economico - assicura Lucia Deplano mentre pranza su una panchina insieme alle figlie -. E poi in questo modo anche i genitori possono godersi una bella passeggiata senza avere paura dei pericoli del traffico». Non è l'unica a pensarla così. Il primo pensiero di Giuseppina Mureddu, studentessa originaria di Lodine, è proprio per gli automobilisti. «Per carità, molti non sanno guidare. Che si muovano con i mezzi o, ancora meglio, a piedi. E poi buona parte dell'area da pedonalizzare è già vietata alle auto».
INDIRIZZO POLITICO Tra lavori, ordinanze e divieti temporanei solo pochi spazi sono aperti al traffico. Per dare ufficialità alla grande isola pedonale servirà un atto politico con il passaggio in Consiglio comunale. Solo allora la mozione verrà messa ai voti per davvero.
Mariella Careddu