Rassegna Stampa

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Tornare a seppellire i nostri cari nel Cimitero monumentale di Bonaria: il progetto del Comune di Ca

Fonte: web Vistanet Cagliari
18 maggio 2017

Tornare a seppellire i nostri cari nel Cimitero monumentale di Bonaria: il progetto del Comune di Cagliari
  

Dal colle di Bonaria, il Cimitero monumentale domina la città. Le statue marmoree, gli alberi, il silenzio e la storia della città che parla attraverso i monumenti dedicati ai defunti del passato. Grazie a un accordo tra pubblico e privato lo storico cimitero potrà tornare a ospitare anche le salme dei defunti del nuovo millennio.


«In commissione lavori pubblici – spiega il consigliere comunale del Pd Matteo Lecis Cocco Ortu – abbiamo dato parere favorevole alla proposta di project financing per la realizzazione di due nuovi forni crematori. Insieme a questo stanno finendo i lavori di ristrutturazione di 700 loculi nel cimitero di Bonaria e li bandiremo come loculi cinerari di famiglia in cui poter mettere più urne. In più abbiamo individuato sempre a Bonaria un’area da sistemare per la dispersione delle ceneri».

In pratica, se il progetto dovesse essere approvato definitivamente, una famiglia cagliaritana potrà acquistare un loculo in cui ospitare le salme dei propri defunti. Altra novità, come specificato da Lecis Cocco Ortu sarà la creazione di un’area dove chiunque vorrà potrà disperdere le ceneri dei propri defunti senza dover acquistare un loculo. «Si tratterà di un’area del cimitero allestita a prato – annuncia – e con una struttura da realizzare in cui poter disperdere le ceneri di un proprio caro per chi lo desidera», spiega ancora il consigliere componente della commissione Lavori pubblici.



L’ambizione del Comune è quello di finanziare l’area per la dispersione delle ceneri proprio con la vendita dei loculi cinerari. «Il massimo – conclude lecis Cocco Ortu – sarebbe se reinvestissimo nella manutenzione e valorizzazione del cimitero gli introiti della vendita dei cinerari così da creare un circuito virtuoso. Ottimo sarebbe infine realizzare l’area per le dispersioni con un progetto di qualità frutto di un concorso di idee tra i professionisti». Insomma perché no un monumento tra i monumenti.