Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Raddoppia la necropoli fenicio-punica di Tuvixeddu: aperti altri 2 ettari e mezzo

Fonte: L'Unione Sarda
11 maggio 2017

Il via sabato con Monumenti aperti Raddoppia la necropoli
fenicio-punica di Tuvixeddu:
aperti altri 2 ettari e mezzo

Il parco archeologico di Tuvixeddu raddoppia. Sinora potevano essere visitati solo due ettari e mezzo della necropoli fenicio-punica; da sabato, in occasione di Monumenti aperti, cagliaritani e turisti avranno a disposizione cinque ettari da ammirare. Certo, il lavoro da fare è ancora tanto: c'è, per esempio, da aprire altri ingressi oltre quello di via Falzarego. E ci sono da sistemare le attrezzature elettroniche che consentiranno di vedere l'interno delle tombe. Ma, intanto, adesso, grazie alla realizzazione di percorsi e passerelle, la visita alle necropoli punica più grande del Mediterraneo («E, quindi, del mondo», ha detto con un certo orgoglio il sindaco Massimo Zedda) diventa ancora più interessante e gradevole.
E lo sarà, ha aggiunto l'assessore alla Cultura Paolo Frau, anche perché, in questi giorni che mancano all'apertura di sabato, gli operai sistemeranno i cartelli, in italiano e in inglese, che consentiranno una visita più consapevole al parco archeologico. È stato allestito anche un punto di osservazione sulla “Tomba di Sid” (chiamata anche “Tomba del guerriero”): in questa fase, è stata riempita di terra, in attesa di sistemare le telecamere che mostrino i fregi della parte alta con cerchi rossi e azzurri e le tre nicchie decorate con gli stessi colori. Una tomba nella quale è ancora visibile la figura di un combattente con la barba, a petto nudo e con l'elmo crestato mentre scaglia una lancia. Impossibile, raggiungendo la profondità di dieci metri, visitarla direttamente. La capannina allestita proprio sopra la tomba servirà proprio a mostrarla attraverso le immagini.
Le passerelle in legno e acciaio consentiranno di vedere le tombe dall'alto. Ma nella zona recuperata non c'è da ammirare solo la necropoli: potrà essere visitato anche un tratto di collina che fu sezionato dai romani per realizzare l'acquedotto. E che consente di capire meglio l'organizzazione interna delle tombe a pozzo. Sarà, inoltre, possibile vedere anche un largo tratto dello stesso acquedotto.
La necropoli potrà essere visitata da tutti, compresi i portatori di handicap che potranno muoversi agevolmente lungo le nuove passerelle. E la zona è stata messa in sicurezza anche se si tratta pur sempre di un parco archeologico e non di un parco urbano: dunque, chi porta i propri figli a visitarla deve sempre tenerli d'occhio.
È un ulteriore passo verso la restituzione alla città di tutto il compendio Tuvixeddu-Tuvumannu: sono stati già reperiti altri fondi per effettuare nuovi interventi. Ma servono altri fondi e ci sono da risolvere alcune vicende giudiziarie. Non solo: esistono ancora alcuni problemi burocratici, compreso il fatto, per esempio, che il canyon non è ancora entrato nella disponibilità del Comune.
Marcello Cocco