Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sosta abusiva, stangata in vista

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2017

Col decreto Minniti chi chiede soldi per un posto auto rischia dai 1.000 ai 3.500 euro

 

Supersanzioni per i parcheggiatori fai-da-te: il test alla Fiera 

 

Dai mille ai 3.500 euro; il doppio se si è accompagnati da minori o si è recidivi. Con il decreto Minniti, diventato legge la settimana scorsa, fare il parcheggiatore abusivo costerà caro. Molto caro.
L'aggravio delle sanzioni è una delle misure previste nel pacchetto di norme sulla sicurezza urbana che in questi giorni, a Cagliari, è oggetto di studio: un oggetto misterioso. E complesso. «Le novità sono tante», spiega la portavoce della Questura, Barbara Vacca: ci sono disposizioni in materia di immigrazione (con l'istituzione dei Cpr, centri di permanenza per il rimpatrio, i nuovi Cie, con massimo 150 ospiti), misure come il Daspo urbano (i vandali che deturpano le città non potranno più frequentarle per 12 mesi) o le norme anti-spaccio (vietato avvicinarsi a scuole o università), istituzioni come il Comitato metropolitano (presieduto, insieme, da sindaco e prefetto) o l'arresto differito (prima limitato ai reati commessi negli stadi, ora valevole anche per le manifestazioni pubbliche).
Una delle misure che più hanno colpito l'opinione pubblica, e probabilmente una delle prime che saranno testate in città, è appunto quella che prevede multe ben più salate per i parcheggiatori abusivi. Ancora presto, prosegue Vacca, per capire se ci sarà un cambio di marcia nel contrasto al fenomeno. «Immagino che il decreto sarà oggetto di interlocuzione fra le varie forze dell'ordine», pronostica Mario Delogu, comandante della polizia municipale.
UTILITÀ Sull'utilità delle maxi sanzioni a carico dei parcheggiatori, l'ufficiale è perplesso: «Di solito chi svolge questo tipo di attività non ha capacità contributiva». Tradotto: è nullatenente. E quando gli arriverà la sanzione, difficilmente la pagherà, dal momento che non ha un patrimonio fiscalmente “aggredibile”. «Anche confiscargli il denaro guadagnato illecitamente è difficile: addosso al parcheggiatore non si trova mai nemmeno un centesimo», prosegue il comandante. Quindi che si fa, ci si arrende? «Per niente. L'unica misura efficace è uscire a contrastare il fenomeno». Insomma, uomini e donne in divisa sul posto: «E lo facciamo, anche se è difficile: il territorio è vasto».
SENEGALESI Che siano destinate a essere pagate o evase, comunque, le maxi multe scatteranno anche a Cagliari. Chi colpiranno? I senegalesi, presenti in buona parte dei parcheggi cittadini, inclusi quelli degli ospedali, rischiano? «Bisogna studiare attentamente il decreto», premette Abdou Ndiaye, prima generazione di immigrati, portavoce della comunità e responsabile dell'ufficio immigrazione al patronato Inas Cisl cittadino. «Ancora non ho visto la versione definitiva», prosegue. «Studieremo il testo e, se il caso, avviseremo le persone interessate. Bisogna capire se la misura colpisce anche chi, nei parcheggi, ci sta per vendere merce». Un rilievo su cui concorda il comandante della Municipale: «In genere i senegalesi aiutano gli automobilisti a parcheggiare per poi tentare la vendita di merce e non offrono la custodia della vettura. Il parcheggiatore abusivo classico è quello che pretende una somma per il posto auto pubblico».
BANCO DI PROVA In attesa dell'esplosione della stagione balneare al Poetto, il primo banco di prova per le nuove misure sarà probabilmente “Sardegna in fiera”, in programma nel quartiere fieristico a partire da giovedì prossimo, in concomitanza col fine settimana di Sant'Efisio, e densa di convegni, seminari, spettacoli, appuntamenti sportivi: abbastanza, insomma, da attrarre un buon afflusso di pubblico e gli ormai “storici” abusivi. «La loro presenza - commenta Luca Camurri, direttore della Camera di commercio direttore del Centro servizi per le imprese che organizza la manifestazione - non è mai stato un problema diretto. Certo, però, poiché l'azienda ospita imprese che per poter esporre devono essere iscritte alla Camera di commercio, è giusto che attorno allo spazio espositivo non proliferino attività non regolari. Riteniamo che il fenomeno dell'abusivismo debba essere governato e gestito, e le maxi sanzioni sono un tentativo in questa direzione».
Marco Noce