Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un corteo con pochi giovani Zedda: «Coinvolgiamo i ragazzi»

Fonte: L'Unione Sarda
26 aprile 2017

25 APRILE. Migliaia di persone per i festeggiamenti del 72° anniversario della Liberazione Un corteo con pochi giovani
Zedda: «Coinvolgiamo i ragazzi» 

«La Festa della Liberazione è più che mai attuale e noi abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni i valori della democrazia». Alle 9,30, nello slargo tra via Alghero e via Garibaldi, risuonano già le note di Bella ciao e le bandiere rosse sventolano agitate dal vento di scirocco. Marco Sini, presidente del Comitato 25 Aprile, fazzoletto tricolore al collo, sta per dare il via al corteo per il 72° anniversario della festa. Dietro di lui poche decine di persone (più poliziotti che manifestanti), qualche stendardo di curdi e palestinesi e uno striscione rosso per ribadire il No alle guerre. Alla spicciolata arrivano il sindaco Massimo Zedda, l'assessore comunale Paolo Frau, la vice sindaca Luisa Anna Marras, l'assessore regionale Filippo Spanu, il vice presidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, il senatore Luciano Uras e il deputato Michele Piras.
IL CORTEO Alle 10 il corteo, aperto dal gonfalone della città di Cagliari, si muove verso via Sonnino. Dietro, una decina di donne con la bicicletta in ricordo delle partigiane, spesso impiegate come staffetta, che hanno sacrificato la vita nella lotta contro i nazifascisti.
In pochi minuti, come un fiume che più avanza più si ingrossa, quelle poche decine di persone diventano migliaia e raggiungono il Parco delle Rimembranze. Ad attenderle la prefetta Giuliana Perrotta, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e lo storico comandante partigiano Nino Garau. Viene deposta la corona di alloro per i caduti durante la guerra. Poi, dopo l'Inno di Mameli e Il silenzio d'ordinanza, di nuovo in marcia verso via Roma. Il colpo d'occhio è impressionante: sotto i portici centinaia di crocieristi appena sbarcati, sul lastricato il fiume umano. Tutto fila liscio. Neanche il traffico, grazie all'impegno dei Vigili urbani, Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, ne risente. Alle 11,20 i giornalisti Vito Biolchini e Alessandra Addari dal palco di piazza Del Carmine danno il via agli interventi di giovani e studenti dell'università e delle scuole cittadine.
I MESSAGGI Pochi i giovani che hanno partecipato al corteo. «Studiate la storia, le vicende della Liberazione, la Costituzione che è il presidio delle libertà fondamentali», afferma Marco Sini. «Bisogna coinvolgere i ragazzi. È necessario che siano loro a organizzare la festa», ribadisce il sindaco Massimo Zedda, che proprio nei più giovani aveva trovato i più convinti sostenitori della sua campagna elettorale. «Conosco tanti rappresentanti d'istituto, partecipo alle consulte degli studenti, loro esprimono i valori della democrazia. La Liberazione portò anche il diritto allo studio». Sulla stessa linea la prefetta Perrotta: «Richiamare i valori della Resistenza in un momento come questo è importante. Come è importante coinvolgere le scuole». Anche per il presidente Pigliaru la memoria va coltivata: «È nostro dovere raccontare quello che i nostri padri raccontarono a noi e i nostri nonni hanno vissuto, trasferire ai nostri figli l'amore per la libertà, che non è scontata né acquisita, che va difesa ogni giorno e rivendicata per tutti i popoli, anche per chi cerca in Europa una vita migliore».
Andrea Artizzu