COMUNE. Sensori negli stalli, le informazioni viaggiano su internet
Un sensore nello stallo e il disabile trova parcheggio più facilmente: è il progetto sperimentale con il quale il Comune partecipa al concorso “Premio forum Pa 2017: 10x10=cento progetti per cambiare la Pa”. Ed è, soprattutto, il modo con il quale si cerca di aiutare la vita quotidiana di chi già deve fare i conti con altre difficoltà.
IL PROGETTO Per il momento si parte con 16 sensori che saranno piazzati negli spazi riservati ai disabili. Attraverso la rete internet, i sensori aggiornano in tempo reale sulla situazione di quel parcheggio. E invia quei dati a uno dei sistemi di messaggistica istantanea, Telegram. A quel punto, l'utente può accedere a un menù che gli offre una serie di funzioni: l'elenco dei parcheggi disabili, l'eventuale alternativa più vicino se lo spazio scelto è occupato, il calcolo del percorso per raggiungere lo stallo prescelto (o quello indicato come alternativa). Non solo: la chat invia anche notifiche immediate su ogni cambio di stato (se, nel frattempo, si libera oppure se viene occupato). E, nel caso in cui quello spazio fosse occupato da qualche abusivo, da auto, cioè, prive del contrassegno riservato ai disabili, offre la possibilità di inviare un messaggio immediato al Comune, con la possibilità anche di spedire una foto dell'abuso.
IL FUTURO Il progetto, si diceva, parte in forma sperimentale con la sistemazione di sedici sensori. Ma, una volta verificata la reale utilità, potrà essere ampliato a tutta la città. «In fondo», spiega l'assessora comunale all'Innovazione tecnologica Claudia Medda, «si tratta di soluzioni a basso costo che, però, hanno la capacità di migliorare enormemente la qualità della vita dei cittadini». Un passo indispensabile per Medda. «Sono interventi che devono essere fatti e devono essere fatti per non perdere il treno. Chi non riuscirà ad adeguarsi, rimpiangerà, in futuro, di non averlo fatto. Le città devono diventare sempre più smart».
LA TUTELA Un mano d'aiuto per i disabili. Che, proprio recentemente, hanno visto riconosciuti i propri diritti anche dalla Cassazione che ha confermato la condanna a quattro mesi per violenza privata a un automobilista che aveva occupato abusivamente uno stallo per disabili.
Marcello Cocco