Tajani incontra Zedda: “Subito sinergie tra la Sardegna e il resto d’Europa”
Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha ricevuto questa mattina a Palazzo Bacaredda la visita del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. È la prima delle tappe sarde del tour istituzionale che il presidente Tajani sta portando avanti nelle regioni d’Italia, per “ridurre le distanze che esistono tra Bruxelles – ha spiegato – istituzioni e cittadini”.
Nel corso dell’incontro, Zedda ha ringraziato Tajani per l’attenzione riservata al Comune, scelto come punto di partenza della prima visita a Cagliari e in Sardegna del presidente del Parlamento europeo, dall’elezione che a gennaio ha visto salire, per la prima volta nella storia, un italiano al vertice dell’istituzione. “L’augurio – ha detto il sindaco Zedda – che con lo sforzo di tutte le istituzioni, della comunità sarda, della Regione e di quelle nazionali, l’Europa possa contribuire alla risoluzione dei problemi che affliggono l’Isola, come quelli legati alla condizione di insularità”.
L’incontro di Palazzo Bacaredda è stato anche occasione per parlare di immigrazione, della stabilità del Mediterraneo, del pericolo terrorismo, ma anche di riforme per l’Italia e di quelle necessarie all’Unione Europea per avvicinare sempre più l’Europa ai territori e ai suoi cittadini. “L’Europa va cambiata – ha scandito Tajani – bisogna incrementare i rapporti anche con le autorità locali”. E sulla “questione insularità” e “specificità” della Sardegna, ha fatto eco al sindaco sottolineando che “serve una sinergia tra la Sardegna e il resto d’Europa per valorizzare il suo patrimonio naturale, archeologico e storico per creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo”.
Tajani ha poi ricordato “la risoluzione proposta dall’on. Cicu sulla questione insularità e sulla specificità, che il Parlamento ha approvato a larghissima maggioranza”. Ora, ha aggiunto, “si tratta di implementare questa decisione politica, trasformarla in procedure concrete che possano aiutare a superare il divario”. Il presidente del Parlamento europeo ha anche preso un impegno: “Farò in modo che la Commissione europea segua attentamente il dossier e cerchi di dare seguito a quella presa di posizione per arrivare a soluzioni positive per la Sardegna ma anche per la Corsica e le Baleari e per tutti i territori che, per la loro specificità geografica rischiano di rimanere indietro”. D’altra parte, ha ammesso, “la Sardegna vive un momento difficile: con una deindustrializzazione pari all’11%, è una delle regioni che più ha subito il declino industriale”. Come si ricomincia? “Puntando sul turismo che non può essere solo occasionale. L’Europa resta ancora la prima destinazione turistica al mondo, ma rischiamo di essere battuti da altri se non abbiamo una strategia e una politica più industriale in questo settore”.
Il presidente Tajani si è poi spostato per raggiungere l’Aula magna della Facoltà degli studi umanistici dell’Ateneo cittadino dove ha fatto il punto sulla Brexit: “Non è una vicenda non piacevole, ma mi auguro si possa risolvere bene con un accordo che vada bene sia ai britannici che a noi. Presto andrò a Londra ad incontrare la signora May per far conoscere al Governo britannico la nostra posizione. Il Parlamento europeo ha votato un documento molto articolato a metà di questa settimana e andiamo avanti per tutelare l’interesse dei cittadini europei, sia quelli che vivono in Europa che nel Regno Unito. Essere membri dell’Ue o non esserlo non è la stessa cosa – ha concluso – e i britannici se ne accorgeranno, ma una volta firmato il divorzio dovremo trovare un accordo positivo con un paese che esce dall’Ue ma non dall’Europa”.
Il tema dell’insularità è stato anche al centro dell’incontro a Villa Devoto tra Tajani e il governatore Francesco Pigliaru. A Tajani è stato illustrato il “Dossier insularità”, studio già consegnato al Governo nel 2015 che misura concretamente gli svantaggi dati dalla condizione geografica di insularità anche in termini di mancato sviluppo, “e alla base – è scritto in una nota della Regione – del Patto per la Sardegna con il quale la Regione ha ottenuto 3 miliardi di risorse mirate, destinate a metano, trasporti e infrastrutture”.
In particolare, Pigliaru ha spiegato contenuti e obiettivi dell’intesa firmata a novembre 2016 con Corsica e Baleari: “L’accordo a tre è nato dalla necessità evidente di dare risposte comuni a problemi comuni utilizzando un metodo condiviso. Uniti siamo più forti nei rapporti con i reciproci governi e possiamo parlare all’Europa con una voce sola ogni volta che si tratta di presentare istanze comuni, così come di sostenere l’adozione di misure specifiche e di risorse adeguate a favore delle isole”. Inoltre, ha sottolineato il presidente della Regione, “è prioritario incidere sulla normativa europea, a cominciare dagli aiuti di stato”. Da parte sua, il presidente del Parlamento ha ha espresso apprezzamento per il lavoro portato avanti dalla Regione Sardegna e dichiarato di volerlo sostenere in ambito europeo.