GIOVEDÌ, 21 MAGGIO 2009
Pagina 6 - Sardegna
Pellegrinaggio con ottocento fedeli
MARIO GIRAU
CAGLIARI. La Madonna di Bonaria torna agli “iberici lidi” lasciati nel 1370 per approdare miracolosamente sulle spiagge del Golfo degli Angeli. Ottocento fedeli sardi - guidati dal sindaco Emilio Floris, dal presidente della Provincia, Graziano Milia, dal vescovo ausiliare Mosè Marcia - accompagneranno dal 21 al 26 maggio il simulacro della Protettrice dei naviganti.
È il primo pellegrinaggio marino mariano internazionale registrato negli atti della Chiesa universale. Stamattina dal molo cagliaritano Ichnusa salperà la Moby Drea, messa gratuitamente a disposizione dall’armatore Vincenzo Onorato: porterà la Vergine venuta dal mare a Barcellona, dove una serie di celebrazioni ricorderanno il primo centenario della proclamazione della patrona massima della Sardegna. Tre giorni non solo di devozione mariana, ma anche momenti d’incontro fra gli amministratori locali per un gemellaggio tra due città che vogliono diventare protagoniste dell’economia del Mediterraneo. Come nel XIV e XV secolo, quando Cagliari e Barcellona si incrociavano nella ruta de las islas. «Sarà un percorso dell’anima - spiega padre Salvatore Mura, parroco e rettore del santuario di Bonaria - Un modo per avvicinare i fedeli sardi ai fratelli spagnoli, due popoli legati da profonde radici culturali e religiose».
Padre Luigi Belfiori, memoria storica della comunità dei frati, “padroni” da oltre sette secoli del più importante colle cagliaritano, indica almeno tre ragioni storiche e tradizionali di questo viaggio. «La prima: il principale inno del nostro santuario - spiega il sacerdote - dice che il simulacro “salpò misteriosamente da iberici lidi” e giunse per miracolo fino alla calata dei Trinitari, di fronte alla basilica». La seconda è storica. Il principe Alfonso d’Aragona, che nel 1323 guidava la spedizione per la conquista dell’isola, pose l’assedio a Cagliari. Per meglio controllare la situazione l’Infante edificò nella zona di Bonaria una cittadella fortificata, denominata Barceloneta, dove si accamparono le sue truppe. A Barcellona, infine, il fondatore dell’Ordine dei mercedari, Pietro Nolasco, iniziò a dedicarsi alla redenzione degli schiavi deportati nelle terre saracene. «Nella notte del 1º agosto 1218, illuminato da un’esperienza mariana, Pietro Nolasco decise - dice padre Belfiori - di convertire il suoi laici redentori in un ordine religioso». «Per tutti questi motivi - aggiunge padre Salvatore Mura - il pellegrinaggio odierno si può considerare proprio viaggio di ritorno».
L’esperienza che inizia oggi - partenza alle 9 arrivo alle 8 di domani mattina al Terminal nord del porto catalano - dovrà avere uno stile spirituale, realizzato con mezzi moderni. Primo fra tutti la Moby Drea, che Onorato ha destinato al pellegrinaggio. «Appena gli ho proposto l’iniziativa - dice Antonio Esposito coordinatore della spedizione - l’armatore si è reso disponibile, come l’anno scorso per il periplo dell’isola». Il programma di domani prevede la processione religiosa attraverso le rambla fino a Santa Maria del Mar dove alle 11.30 il cardinale arcivescovo di Barcellona presiederà una solenne concelebrazione con il vescovo di Cagliari Giuseppe Mani e il suo ausiliare Mosè Marcia.