Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Antichi “Echi Lontani”

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2017

IL FESTIVAL. Sino al 25 giugno a Cagliari concerti e dibattiti

 

 

« U n prodotto di nicchia? Al contrario, se valorizzata e proposta con gusto e intelligenza, la musica antica si rivela un tesoro di bellezze senza tempo».
Ferruccio Garau, presidente dell'associazione culturale Echi Lontani, introduce così l'edizione numero ventitré dell'omonimo festival cagliaritano il cui obiettivo è quello di riscoprire, valorizzare e rendere accessibile anche ai meno esperti il patrimonio musicale appartenente all'epoca compresa tra il medioevo e la fine del XVIII secolo.
Da ieri (l'esordio della rassegna è stato segnato dal concerto dell'ensemble ArtiCoolAzione, che a Palazzo Siotto ha proposto una serie di cantate per alto e basso continuo del barocco napoletano) fino al 25 giugno concerti, conferenze, tavole rotonde si susseguiranno in varie location allo scopo di esaltare la suggestione della musica antica.
Organizzata dall'associazione Echi Lontani in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari e l'associazione culturale Le Officine, l'edizione 2017 del festival si avvale della direzione artistica del violinista genovese Dario Luisi.
Musicisti da tutto il mondo sbarcheranno in Sardegna per misurarsi in concerti in cui sarà di rigore l'utilizzo di strumenti storici, per restituire le sonorità e i ritmi propri delle esperienze musicali dei secoli passati.
«Non puntiamo sui grandi nomi bensì sul repertorio raro, sulle prime esecuzioni, su quelle chicche amate dal nostro pubblico», puntualizza Garau.
Nel programma spiccano l'omaggio a Monteverdi (il primo aprile alle 21 nella chiesa di Santa Maria del Monte), il concerto d'organo di Joachim Schrott sulle note di Froberger (il primo maggio nella chiesa del Santo Sepolcro), “Venezia virtuosa” (il 20 maggio alle 21 a Palazzo Siotto) e il concerto “Méditation sur ma morte future” dell'organista Enrico Bissolo sulle note di Sweelinck, Froberger e Pachelbel, che il 25 giugno nella basilica di Santa Croce segnerà la conclusione del festival.
Fabio Marcello