Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caso Paillote, infuria la polemica

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2017

Il centrodestra accusa: «Accanimento». Il centrosinistra: «Ma il Comune non c'entra nulla» 

Demolizioni: muro contro muro fra maggioranza e opposizione

 

La demolizione della Paillote diventa un caso politico. «In città ci sono beni di proprietà dello Stato indecenti e ci si accanisce su alcune irregolarità di un privato», attacca l'opposizione. «Gli organi di governo del Comune non c'entrano, gli altri accostamenti sono solo polemiche strumentali», replicano dai banchi della maggioranza.
MASSIDDA Coi lavori per smantellare lo stabilimento balneare nell'ex stabulario di Calamosca arrivano le reazioni del centrodestra. Piergiorgio Massidda parte all'attacco: «Ho presente com'era quella zona quando ero ragazzo e com'era diventata negli ultimi anni. Stiamo rasentando il ridicolo: ci si accanisce su La Paillote e la città convive con scempi come l'ex ospedale Marino».
SCHIRRU Il capogruppo di Forza Italia Stefano Schirru ha presentato un'interrogazione per chiedere chiarimenti su come si sia arrivati alla demolizione. «Uno degli angoli più belli di Cagliari viene abbattuto a causa dell'interpretazione delle norme», commenta: «La burocrazia è eccessiva: l'amministrazione non avrebbe dovuto subire passivamente le decisioni di soggetti terzi».
RODIN Ribalta la questione il capogruppo Pd Fabrizio Rodin: «Che cosa avrebbero dovuto fare gli uffici? Potevano fare in maniera differente? Se Schirru fosse stato dirigente, avrebbe potuto fare diversamente?», domanda in tono provocatorio. «Gli organi di governo del Comune non c'entrano niente: il dirigente competente, preso atto delle decisioni della Regione, ha adottato i provvedimenti conseguenti. È un bell'esempio di valorizzazione e crea posti di lavoro: ma tutto deve essere fatto in modo corretto».
ALIAS Dopo il passaggio di consegne dal Demanio alla Regione erano emersi i problemi con le autorizzazioni per la parte alta della Paillote, ristorante e dintorni. «Alcuni procedimenti amministrativi hanno portato all'accertamento che gran parte delle opere erano abusive. Ma sono questioni che riguardano Regione, Comune e Capitaneria, non il Consiglio comunale», commenta Alessio Alias dei Progressisti sardi: «Ci dispiace anche per i lavoratori ma gli organi politici non possono intervenire su singoli provvedimenti».
MANNINO Su questo aspetto, invece, spinge il centrodestra. «È giusto che la legge sia uguale per tutti ma non si può accettare supinamente: bisogna lottare fino all'ultimo». Propone di resistere anche Schirru: «Siamo in balia della burocrazia e dobbiamo avere autonomia per stabilire quello che può fare un'amministrazione comunale». Più cauto Pierluigi Mannino: «Errori sono stati fatti da entrambe le parti. Mi auguro che tutto venga risolto e si rientri nella legalità. In ogni caso è mancato il dialogo tra imprenditori e amministratori, un passaggio fondamentale per raggiungere i traguardi».
Marcello Zasso