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Costi altissimi della sanità nell'Isola. La Regione: "Con riforma spese in netto calo"

Fonte: web SardegnaOggi.it
14 marzo 2017

Costi altissimi della sanità nell'Isola. La Regione: "Con riforma spese in netto calo"

Costi altissimi della sanità nell'Isola. La Regione: "Con riforma spese in netto calo"
Le bacchettate della Corte dei Conti portano il mondo politico regionale ad "autobenedirsi" sula riorganizzazione del settore. "Accorpamenti e blocco del turn over, risparmi in arrivo".



CAGLIARI - "L'analisi della sezione di controllo per la Sardegna della Corte dei Conti sull'andamento dei costi della contrattazione integrativa del personale del servizio sanitario regionale, dal 2013 al 2015, conferma la disomogeneità che abbiamo trovato al nostro insediamento e per contrastare la quale sono state avviate importanti riforme". É quanto afferma l'assessore della Sanità, Luigi Arru, dopo l'intervento all'adunanza pubblica. "Le criticità riscontrate dai giudici contabili corrispondono con la nostra chiara percezione di undici modelli di controllo di gestione del personale differenti. Per questo la Giunta - dice Arru - ha lavorato dal 2015 ad una serie di provvedimenti per favorire accorpamenti, come all'azienda Brotzu o all'Azienza ospedaliero universitaria di Sassari, riorganizzare il sistema, anche con il blocco del turn over, ora rivisto nella sua applicazione con la nascita del nuovo soggetto giuridico, l'Ats".

Il lavoro che i vertici dell'Azienda unica stanno facendo è quello di valutare "il bisogno reale di personale, con un modello di rete ospedaliera che oggi incide per il 50 per cento della spesa sanitaria e con risultati che ci dicono che abbiamo strutture con volumi di attività che non rispettano gli indicatori clinici. E su questo agiamo per tutelare l'interesse del cittadino paziente e non pensando ai conti". Anche il direttore generale dell'Ats, Fulvio Moirano, sottolinea l'importanza di riorganizzare la rete ospedaliera e quella territoriale, utili per la gestione del personale più del blocco del turn over. "Presumibilmente entro marzo – aggiunge – chiuderemo un accordo unitario con i dirigenti per poi aprire a quello con il comparto. La nostra proposta è quella di un dimensionamento degli organici in rapporto al volume di attività e non più basato sui posti letto vuoti. La Corte dei Conti ha certificato una situazione ora sotto controllo e, grazie all'azienda unica, abbiamo il vantaggio di poter omogeneizzare non solo i fondi contrattuali, ma soprattutto i comportamenti organizzativi".