Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Entusiasmano i costumi di Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
20 maggio 2009

Al Gran Galà tutti pazzi per Marco Carta e Caterina Murino Aveva detto che non poteva: impegni già fissati, lo stress di una stagione da star, fra un Sanremo vinto e un’estate che lo vedrà cantare sui palchi più caldi d’Italia. Invece, per Cagliari, Marco Carta ha fatto l’impossibile e ieri sera, a sorpresa, ha partecipato al Gran Galà organizzato sulla terrazza del Bastione di Saint Remy da “L’Unione Sarda” per presentare l’enciclopedia “Costumi e gioielli della Sardegna”. È arrivato alle 22,15 facendosi largo attraverso il pubblico assiepato attorno alle transenne che recintavano la terrazza: nessuno sapeva che ci sarebbe stato, così la ressa che ormai accompagna il vincitore di “Amici” in ogni apparizione pubblica non c’è stata. Giusto qualche ragazza ha fatto in tempo a riconoscerlo e a chiamarlo: «Marco, Marco». Il cantante ha guadagnato i camerini a bordo palco dov’è rimasto fino al suo turno.
LO SHOW. La serata, presentata da Ambra Pintore (curatrice dell’opera e autrice dei testi) è stata trasmessa in diretta da Videolina. Protagonisti, ovviamente, i costumi sardi, scelti fra i più rappresentativi delle varie subregioni dell’isola. A indossarli, oltre alle modelle professioniste, anche giovani uomini e giovani donne dei gruppi folk che, dopo aver posato, ieri hanno assaporato il brivido della passerella. Grandi ospiti, ovviamente, i testimonial, ovvero i sardi illustri che hanno accettato di farsi ritrarre in costume e di raccontare il loro rapporto con le tradizioni isolane: uno dopo l’altro, Valentina Casalena Parodi, Caterina Murino, Egidiangela Sechi, Teresa Piredda, Francesca Figus, Emanuele Dessì, Benito Urgu sono saliti sul palco e hanno raccontato l’emozione, e l’orgoglio, di indossare costumi che fanno parte della nostra storia, delle nostre radici. Per molti, la scelta è stata dettata dai legami familiari. Come Caterina Murino, attrice dall’ormai solida notorietà internazionale, che ha indossato l’abito della nonna che non ha fatto in tempo a conoscere. O Franca Masu, bandiera della cultura algherese, che ha scelto il costume di Thiesi, il paese di sua nonna. Molto applaudita, la sua esibizione canora, come quelle di Maria Giovanna Cherchi e Piero Marras. Controcorrente, Benito Urgu: «Dopo averlo indossato e aver visto com’è complicato - ha detto - ho capito a cosa servissero i costumi: erano un sistema per ritardare gli approcci sessuali. Insomma, cinture di castità».
ASSENTI. In quattro avevano fatto sapere non ci sarebbero stati: Gianfranco Zola, trattenuto in Gran Bretagna dagli impegni con il suo West Ham, Barbara Serra, al lavoro negli studi londinesi di Al Jazeera, Anna Tifu, fuori per concerti, e il presidente emerito della Repubblica italiana, Francesco Cossiga, bloccato da una «leggera indisposizione» ma comunque «felice di aver contribuito alla realizzazione di un’opera editoriale intelligente e importante».
IL MATTATORE. Marco Carta è salito sul palco dieci minuti prima delle 23, accolto dal boato del pubblico. Sullo schermo, alle sue spalle, la foto che lo ritrae nell’abito di Sinnai: «È stata la primissima volta che ho indossato l’abito sardo. Sono stati bravi i fotografi a mettermi a mio agio». Parte la base: è “Dentro ad ogni brivido” il nuovo singolo, un po’ retro, alla Celentano. Un’esibizione seguita con entusiasmo dagli spettatori più giovani, con alcune delle ragazze dei gruppi folk particolarmente emozionate dal trovarsi a pochi metri dal loro idolo. Finito il brano, Marco Carta ha ringraziato e dato appuntamento al pubblico sardo per due concerti estivi: il 4 settembre, ad Alghero, all’anfiteatro, e il 6 a Cagliari, alla Fiera: «Vi aspetto in tanti». Ci saranno, ci saranno.
MARCO NOCE