I dipendenti potranno regalare i giorni di riposo a colleghi con figli gravemente malati
In Municipio le “ferie solidali” Accordo sindacati-amministrazione: è il primo Comune italiano
Volevano avere la possibilità di regalare ferie ai colleghi in difficoltà. E hanno atteso, inutilmente, sette mesi il nuovo contratto nazionale di categoria. Alla fine, i dipendenti comunali si sono seduti al tavolo dell'assessore al Personale Danilo Fadda e hanno firmato l'accordo: Cagliari è il primo Comune in Italia a introdurre le “ferie solidali”.
L'ACCORDO Un'iniziativa, l'assessore ci tiene a sottolinearlo, nata proprio dalla volontà dei dipendenti comunali. «Sono stati loro», racconta, «a chiedermi, con una mail inviata l'undici agosto, di introdurre le ferie solidali. Abbiamo atteso a lungo e, alla fine, abbiamo deciso di istituirle anche se il contratto nazionale non è stato ancora firmato». L'innovazione è stata introdotta attraverso un emendamento al “Job's act”: consente ai dipendenti di cedere, gratuitamente e su base volontaria, giorni di ferie a colleghi che devono accudire figli minori in gravi condizioni di salute e bisognosi di cura e assistenza costante.
IL MECCANISMO In base all'accordo tra Comune e sindacati, il dipendente che, avendo esaurito le proprie ferie e i permessi di legge, ha bisogno di stare accanto a un figlio con gravi problemi (che devono essere certificati dalle autorità sanitarie pubbliche), si rivolge all'amministrazione. A quel punto, la richiesta viene girata ai colleghi (assunti con contratti a tempo indeterminato) che possono cedere una parte delle ferie maturate (fatto salvo il minimo inderogabile di quattro settimane). Ogni dipendente può cedere al collega sino a un massimo di otto giorni.
LE REAZIONI La novità è stata presentata nel corso di una conferenza alla quale, insieme a Fadda, ha partecipato anche il sindaco Massimo Zedda. Il quale non ha rinunciato a lanciare qualche frecciata al governo centrale. «I dipendenti pubblici»; ha detto, «sono stati umiliati da decisioni, come quella sui tornelli, che sminuiscono il loro lavoro. Sono stati descritti come fannulloni e nullafacenti. Se questo fosse vero, in Italia non funzionerebbe niente». La richiesta delle ferie solidali dimostra il contrario. «E non abbiamo esitato un attimo a concederle perché, come dimostrano tanti studi, la serenità è alla base di una miglior produttività nel lavoro».
LA GENESI Una novità che non influirà in alcun modo nelle casse comunali. «Quando, all'inizio del mio mandato», riprende Fadda, «ho incontrato i sindacati, ho chiesto loro di raccontarmi i loro problemi e darmi suggerimenti. Una delle prime proposte è stata proprio l'introduzione delle ferie solidali». Una scelta quasi commovente. «Stiamo parlando di una categoria con il contratto bloccato dal 2009, per la quale non viene applicato il turn over. Lavoratori che, dodici anni fa, avevano un'età media di 46 anni e che ora è di 54. Eppure, nonostante i tanti problemi, i dipendenti hanno dato grande prova di solidarietà».
Marcello Cocco