Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In corteo col camion dei rifiuti

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2017

Protestano gli automobilisti: in fila si perde molto tempo soprattutto nei rioni storici

La mattina i mezzi compattano anche il traffico, lunghe code 

Le fermate le ha (ad ogni gruppo di cassonetti), quindi è una passione: nel senso di patimento, sofferenza. Certo con la minuscola, del tutto pagana, però lo svuotamento dei cassonetti dei rifiuti con il compattatore in una strada stretta è davvero una passione, se ce lo si trova davanti mentre si va in ufficio la mattina o si accompagna il figlio a scuola. La tensione aumenta assieme alla certezza e al sudore freddo: si farà tardi, nessuno ci salverà.
LE CODE Compattano anche il traffico, nel senso che ammucchiano le auto dietro di sé soprattutto nei quartieri storici, i compattatori delle ditte che gestiscono (in proroga) il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. E sono dolori per chi ha fretta, cioè tutti: file man mano più lunghe bruciano minuti nelle ore di punta, particolarmente nel primo mattino Quando ci si ritrova in trappola, raramente c'è salvezza in una traversa: prima di svoltare per un percorso più lungo e tortuoso, ma comunque non bloccato, si deve attendere lo svuotamento di molti cassonetti.
I DISAGI Gli psicologi la chiamano “resilienza”: è la capacità di reagire di fronte a traumi e difficoltà. Trovarsi “compattati” dietro i compattatori mentre si svuotano i cassonetti, significa di fatto sottoporsi a un test: empirico, ma senza margine di errore. Chi non cede a una crisi di nervi, può arruolarsi nei Marines: l'addestramento non sembrerà tanto duro.
GLI ORARI Dalle 6 a mezzogiorno si ritirano i rifiuti solidi urbani prodotti dalle famiglie. Dalle 12 alle 18 secondo giro (tranne che per l'organico). Dalle 13 alle 17 i mezzi ritirano quelli che arrivano dalle attività produttive. Due giri al giorno micidiali, soprattutto il primo. Cambiare orario? Al Comune ragionano su piccole modifiche «ma non certamente per l'organico, che produce cattivi odori soprattutto d'estate: è proprio per ragioni igienico-sanitarie, che la ditta d'appalto lo ritira di primo mattino», allarga le braccia l'assessore all'Ambiente, Claudia Medda. Per giunta, d'estate l'umido si raccoglie tutti i giorni perché i tempi di putrefazione sono più rapidi, ma almeno le scuole sono chiuse e una parte dei lavoratori è in ferie. «Raccogliere l'umido a partire dalle 10 del mattino», fa notare l'assessora Medda, «almeno d'estate è impensabile». Il vetro, la cui raccolta è rumorosissima, da tempo si ritira nel pomeriggio.
GLI ADDETTI Riconosciuta l'abilità dei conducenti dei compattatori nel lasciare uno spazio sufficiente per il passaggio di qualche auto, la prova su strada dimostra che non dappertutto è possibile. Alla Marina un po' funziona (ieri dopo mezzogiorno, quindi per la raccolta della carta di attività produttive, quasi ad ogni sosta qualche auto riusciva a passare il blocco), ma a Villanova no, e nemmeno a Castello: lì, se si incoccia il compattatore dei rifiuti mentre si svuotano i cassonetti, si può anche scrivere una cartolina ai propri cari rimasti a casa: torno presto, anzi no .
MA LA NOTTE NO Non pochi cagliaritani implorano il Comune di spostare alle ore notturne la raccolta dei rifiuti solidi urbani (si faceva, decenni fa), ma c'è il problema del rumore: «Siamo stati subissati di proteste perfino per le idropulitrici utilizzate per lavare le strade, la notte», si amareggia l'assessora Medda, «figuriamoci se svuotassimo i cassonetti, il che costerebbe di più». L'unica soluzione, per ora, è attendere che i cassonetti scompaiano e le famiglie abbiano i contenitori forniti dal Municipio: la raccolta sarà più rapida, quindi si aspetterà un po' meno dietro il compattatore, anche se il problema non sarà risolto. L'appalto da 30 milioni l'anno per sette anni è stato assegnato all'associazione di imprese De Vizia-Coplat-Econord. Le verifiche sugli atti, però, non sono ancora concluse e poi ci sono i soliti ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato: negli anni scorsi hanno costretto il Comune a buttare via le assegnazioni del servizio. Nel cassonetto della carta, quella straccia.
Luigi Almiento