Firino e Morandi fuori dalla Giunta, sul Pigliaru bis manca solo l’ufficialità
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Fuori Claudia Firino e Francesco Morandi, dentro Giuseppe Dessena (Pubblica istruzione) e Barbara Argiolas (Turismo) più Pier Luigi Caria (Agricoltura) e Filippo Spanu (Riforme). Salvo cambi dell’ultima ora è questo lo schema di rimpasto a quattro che ormai è concordato nel centrosinistra. L’ufficialità è attesa in settimana: venerdì con molta probabilità, dopo un possibile ultimo vertice di maggioranza.
Claudia Firino
Dunque il Pigliaru bis è alle porte, a chiusura di una partita difficilissima per il presidente della Regione che, come naturale, non ha potuto accontentare tutti. E infatti il siluramento di Claudia Firino dalla Pubblica istruzione e di Francesco Morandi dal Turismo segna un punto di rottura profondo coi rispettivi leader di riferimento: il senatore Luciano Uras (ex Sel) e il deputato Roberto Capelli (Centro Democratico), entrambi approdati nel Campo progressista di Pisapia.
Giuseppe Dessena
Gli effetti di questo doppio strappo sono ancora da misurare, ma tra gli ex Sel non poteva che prevalere la soluzione anti-Firino, sostenuta da tre consiglieri regionali su quattro, cioè Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. I quali hanno scelto in pieno accordo di indicare come nuovo assessore Giuseppe Dessena, che è stato per tre anni capo di gabinetto della Firino. Poi a gennaio la cacciata perché non più organico all’area Uras. Dessena, indicato nel 2014 dalla corrente del deputato Michele Piras, con Sel si è anche candidato alle ultime Regionali nel collegio di Nuoro. Mancò per un soffio l’elezione e fece ricorso – perdendolo – quando in Consiglio c’era il valzer degli onorevoli a colpi di carte bollate per via della legge elettorale. Il senatore, dal canto suo, ha già piazzato due suoi fedelissimi: Paolo Sestu alla Sfirs e Ignazio Tolu all’ex provincia del Medio Campidano, come sub commissario.
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Francesco Morandi
Sul caso Morandi, il tecnico del Cd, il discorso è ancora diverso: Pigliaru non ha mai nascosto di essere soddisfatto del lavoro portato avanti dall’assessore al Turismo. Che infatti a ricompensa della programmazione finora svolta potrebbe entrare come consulente di settore nell’ufficio di presidenza. Ma a titolo personale e fuori dagli equilibri politici che, invece, hanno pesato nel rimpasto per via dei rapporti ormai logori tra Pigliaru e Capelli.
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Barbara Argiolas
Il posto di Morandi lo prenderà Barbara Argiolas, la quota Soru del Pd. Per la Argiolas – che sarà la quarta donna della Giunta – è la delega più naturale visto che ha ricoperto lo stesso incarico nel Comune di Cagliari dal 2011 al 2016.
Pier Luigi Caria
Col Pigliaru bis il Pd prende pure l’Agricoltura attraverso Pier Luigi Caria, commercialista di Olbia, che porta nell’Esecutivo i renziani della prima ora. Caria, che sostituisce Elisabetta Falchi (RossoMori), è stato consigliere regionale nella precedente legislatura e anche lui, in questa, ha perso il ricorso da primo dei non eletti in Gallura, il suo collegio.
Filippo Spanu
Del Pd è pure Filippo Spanu, anche lui un renziano, ma nell’Esecutivo entra come quota del presidente. A Spanu vanno le Riforme e li Affari generali, governati fino a dicembre da Gianmario Demuro. L’assessore in pectore lascia libera la casella di capo di gabinetto nell’ufficio di presidenza: al suo posto Gianluca Serra, attuale consulente.
Nel nuovo Esecutivo resta l’Upc, partito che alle Regionali del 2014 era rimasto sotto il 2 per cento. Ma sempre per via dei ricorsi legati alla legge elettorale i cristiano-popolari hanno recuperato terreno arrivando a piazzare due consiglieri regionali: Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia, ciò che è stato determinante nella permanenza in Giunta di Maria Grazia Piras, titolare dell’Industria.
Invariati, come si sapeva da tempo, anche gli altri sette assessori: Raffaele Paci (Programmazione, quota Pigliaru); Paolo Maninchedda (Lavori pubblici, Partito dei sardi); Luigi Arru (Sanità, Pd componente Soru); Cristiano Erriu (Urbanistica ed Enti locali, Pd area Fadda); Massimo Deiana (Trasporti, Pd corrente Cabras); Virginia Mura (Lavoro, Pd ex area Angioni); Donatella Spano (Ambiente, quota Pigliaru). Resta il fatto che Deiana lascerebbe la squadra di governo se venisse nominato alla presidenza dell’Autorità portuale della Sardegna (decisione che spetta al ministro Graziano Delrio)
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)