C'è una cosa che accomuna il sindaco della città metropolitana Massimo Zedda e il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti: il dono di semplificare le cose o, almeno, di farle apparire semplici. Accade così che avviare i progetti milionari che trasformeranno 17 comuni in una super-città del sud Sardegna possa apparire una cosa facile facile. «Perché - e questa è la notizia vera - i 168 milioni stanziati per le opere sono già disponibili».
LA CONFERENZA L'incontro nella sala consiliare al primo piano del Palazzo Viceregio arriva dopo un'ora di analisi «tecnica» a porte chiuse e il dibattito con i primi cittadini dell'area vasta ha da subito una connotazione pratica: una riunione per fornire le istruzioni d'uso necessarie a usufruire delle risorse a sei zeri. Per mettere in moto la macchina sarà sufficiente che «il responsabile di ogni procedimento si registri alla Banca dati unitaria e segua le indicazioni riportate nella lettera che è stata inviata dal ministero», spiega il rappresentante del governo Gentiloni. Come fosse il progetto di un cantiere qualunque, il referente dovrà attivare il codice unico e chiedere l'anticipazione del 10 per cento dell'importo totale per avviare la pratica. Tutto qua. Poi si andrà avanti per stati di avanzamento lavori.
I PROGETTI Quindi, a conti fatti, se tutti i responsabili attivassero subito le procedure per i progetti contemplati nel piano della Città metropolitana ci sarebbero già 16,8 milioni di euro pronti da spendere. Soldi destinati alla riduzione del rischio idrogeologico, la mobilità sostenibile, i parchi urbani, l'edilizia scolastica e le strade extra-urbane, questo a volersi fermare all'agenda descritta dal ministro che ha indicato i temi cruciali del piano.
E proprio sulla questione del rischio idrogeologico il sindaco di Quartu Stefano Delunas ha voluto sensibilizzare De Vincenti. «Si tratta di un tema particolarmente delicato per noi amministratori che viviamo nel timore di ricevere un avviso di garanzia». Fedele alla capacità di semplificazione mostrata fin dall'inizio, il ministro ha ringraziato per l'osservazione e invitato tutti a «avvisarci subito se qualcosa non dovesse andare come previsto, così potremo intervenire».
Soddisfatto il sindaco Massimo Zedda, reduce dall'incontro di sabato mattina con il premier Paolo Gentiloni che ha portato 18 milioni alla città di Cagliari grazie al bando per le periferie. «Non posso che ringraziare il ministro per aver mantenuto l'impegno ed essere venuto a verificare tutti i progetti e lo stato di avanzamento delle procedure di gara. Ma soprattutto è venuto a fare chiarezza sulla perplessità legata alle risorse, sul quando arriveranno i soldi». Messo da parte il capitolo, per nulla secondario, delle risorse da spendere, il sindaco ha spiegato che dovranno essere i singoli Comuni a portare avanti le pratiche. «Di certo partiamo in vantaggio su molti punti e in alcuni casi i progetti potranno basarsi sull'esperienza passata». Il primo pensiero è per il lungomare Poetto.
L'IMPEGNO DEI COMUNI «Il Comune di Quartu non dovrà fare altro che usare tutto quel che è già stato fatto dal Comune di Cagliari e uniformarlo perché il lungomare è unico». Progettazione, autorizzazioni e persino la scelta dei materiali da utilizzare per la riqualificazione del litorale sono già stabiliti. «I progetti sono presentati dalla Città metropolitana e dai 17 Comuni, come stazioni appaltanti perché questo consentirà di snellire le procedure». L'invito del sindaco metropolitano ai colleghi è dunque quello di darsi da fare. «Le priorità sono date dalla bravura e dalla tempistica di ogni singola amministrazione».
Mariella Careddu