Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Teatro? Ok, ma facciamo in fretta»

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2009

Il Comune pronto a piazzare le sue tribune nel padiglione E ma servono altri interventi 

Gestione integrata con la Fiera per lo spazio da 5.000 posti

L'Ente chiede tempi rapidi perché deve organizzare tutte le rassegne che si svolgono all'interno del quartiere fieristico.
Il teatro s'ha da fare. A patto che venga realizzato in tempi brevi. Gli ultimi interventi sul padiglione E della Fiera hanno reso lo spazio agibile per ospitare spettacoli. Ed è arrivato anche il via libera da parte dei Vigili del Fuoco: il padiglione è idoneo per ospitare sino a cinquemila spettatori. Un'occasione imperdibile per il Comune. Che, attraverso la dirigente Ada Lai, ha anche proposto una gestione integrata: l'amministrazione è intenzionata a piazzare in quello spazio le tribune acquistate con i fondi Por.
I TEMPI Un'idea che, tutto sommato, non dispiace all'Ente Fiera. A patto che venga soddisfatta una condizione quasi inderogabile. «Si può fare tutto. Basta che sia fatto in fretta», afferma il direttore generale Benedetto Etzi. Il progetto, per intendersi, non può permettersi il lusso di seguire i tempi della politica. «Anche perché», spiega il dirigente della Fiera, «noi dobbiamo pianificare la nostra attività». Quello che accade nel recinto di viale Diaz non è più legato esclusivamente alla Fiera internazionale: ogni anno, vengono ospitate otto, nove manifestazioni. Dunque, la destinazione di un padiglione particolarmente importante deve essere inquadrata in un discorso generale. Il padiglione E, per esempio, viene trasformato in un percorso di gara nel corso di Equimediterranea, la rassegna dedicata ai cavalli che, nel corso dell'edizione dello scorso anno, ha portato all'interno del quartiere fieristico trentamila visitatori.
L'IDEA Poi, nessun problema sul modo in cui verrà gestito lo spazio. «Siamo aperti a qualunque soluzione». D'altronde, il padiglione E è, da tanto tempo, candidato a ospitare spettacoli. «Per un certo periodo, abbiamo pensato di piazzare tribune amovibili da utilizzare per alcuni mesi l'anno». Adesso il Comune punta su una gestione integrata tra la stessa amministrazione e l'Ente Fiera. «Siamo pronti a prendere in considerazione qualunque soluzione: basta che le decisioni vengano prese in tempi rapidi».
GLI INTERVENTI Anche perché, se davvero il padiglione E deve diventare un teatro, sono indispensabili una serie di interventi. Lo spazio raggiunge, nei punti più alti, i quindici metri: risulta, per esempio, quasi indispensabile climatizzarlo. D'inverno, periodo nel quale verrebbe maggiormente utilizzato, il padiglione rischia di essere particolarmente freddo. E poi, nonostante l'agibilità, servono altri interventi per rendere adatto a ospitare spettacoli per cinquemila persone. Non solo: devono essere montate le tribune che, attualmente, sono conservate nel deposito di via Po. Quelle del Comune sono in grado di ospitare 1.200 persone. Poi, aggiungendone altre e inserendo le sedie per la platea, si arriva, appunto, ai cinquemila posti. E, dato che diventerà uno spazio modulare, sarà in grado di arrivare anche a diecimila posti per quei concerti (per esempio, rock) che vengono seguiti in piedi. ( mar.co. )

15/05/2009