Fondi nazionali, stop della Sardegna all’intesa con lo Stato: tutto rinviato
La Sardegna in Conferenza delle Regioni stoppa l’intesa che la esclude dall’accesso ai Fondi nazionali destinati a Regioni ed Enti Locali, ottenendo il rinvio della decisione finale in Conferenza unificata e l’immediata apertura di un tavolo di confronto fra Governo e Regioni a Statuto speciale. È stato il Vicepresidente della Regione Raffaele Paci, dopo aver negato l’intesa sul provvedimento in Conferenza delle Regioni, a chiedere di rinviare la decisione e aprire con urgenza un tavolo di confronto con il Governo. Avevano negato l’intesa anche Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta (Trento e Bolzano hanno con il Governo patti separati).
In ballo ci sono 92 milioni che l’Isola rischia di non vedersi assegnare. Sono così ripartiti: 70 dovrebbero arrivare dal Fondo Regioni, i restanti 22 sono la quota che la Sardegna attende dal finanziamento nazionale destinato a Province e Città metropolitane, in cui appunto rientra Cagliari.
“Abbiamo chiesto al Governo di non procedere sulla strada che da quei fondi ci esclude. Oggi abbiamo ottenuto un risultato importante: era quello che volevamo e cioè il rinvio di una decisione che ci avrebbe costretto a un immediato ricorso al Tar. Invece il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bressa, aprendo la riunione, ha chiesto un rinvio anche per dar modo di aprire un tavolo di confronto con le Regioni a statuto speciale già nelle prossime ore, in cui esporremo le nostre ragioni – dice Paci – Ci paghiamo per intero il sistema sanitario, non abbiamo contributi per i farmaci innovativi e a nostro carico ci sono anche i Lea (Livelli essenziali di assistenza) aggiuntivi. Anche la riduzione degli stanziamenti per gli enti locali della Sardegna è per noi inaccettabile perché metterebbe a rischio i servizi per i cittadini. E poi c’è il discorso accantonamenti: dopo il patto firmato nel 2014 non possiamo accettare che ne aggiungano altri né il loro prolungamento, visto che dovevano essere un contributo straordinario, e per questo abbiamo impugnato la Finanziaria. Vogliamo garantire che ai nostri cittadini vengano riconosciuti gli stessi diritti degli altri – sottolinea il vicepresidente Paci – L’apertura fatta oggi dal Governo con il rinvio della Conferenza Unificata è un segnale importante che useremo al meglio per cercare di raggiungere rapidamente i nostri obiettivi”.