Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le slot machine dovranno stare lontane dalle scuole

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2017

CONSIGLIO. Al sindaco il compito di stabilire orari e distanze minime

 


Il Comune fisserà vincoli per le slot machine. Il Consiglio comunale ha dato mandato al sindaco di limitare gli orari di apertura delle sale giochi e degli esercizi con apparecchi di «gioco lecito» e di stabilire la distanze minime da luoghi sensibili come le scuole e gli ospedali per contrastare il fenomeno della ludopatia.
RODIN «La politica deve dare subito una direzione, altrimenti si rende responsabile», ha affermato il capogruppo Pd Fabrizio Rodin, primo firmatario: «Dal 2008 a oggi il gioco d'azzardo legale è raddoppiato e continua a crescere. In Italia si contano 300 mila ludopatici e almeno un altro milione di cittadini a rischio di patologia. Questo fenomeno ha innescato una spesa sanitaria che supera i 6 miliardi».
ZEDDA La lotta alle macchinette è condivisa dal sindaco: «Le normative non ci danno una mano d'aiuto, ma è opportuno intervenire», ha detto Massimo Zedda. «Ci sono diverse segnalazioni ai servizi sociali: madri e mogli denunciano che il denaro erogato viene speso per alcolici e gioco d'azzardo. Da anni, in casi di patologie come queste, i fondi vengono erogati ai familiari meno fragili». Il sindaco si augura che tutti i principali centri italiani adottino provvedimenti analoghi per portare il caso a Roma: «Dai Comuni arrivi al Parlamento un grido d'allarme».
ANGIUS Dalle opposizioni in Aula sono arrivate alcune critiche alla proposta di deliberazione portata dal Pd e dal resto della maggioranza. «Siamo contro ogni forma di gioco patologico - ha detto il capogruppo dei Riformatori Giorgio Angius - ma in queste misure c'è troppa semplicità. La dimensione del fenomeno è tale che un Comune come Cagliari dovrebbe affrontarlo con maggiore professionalità. Non è chiara la strategia se ci si limita a fissare le distanze e modificare gli orari».
IL VOTO Di fronte ai dubbi della minoranza il sindaco ha sottolineato che «si sta aprendo una breccia nella norma e possiamo cominciare dal limitare la presenza fisica in alcuni luoghi». A nome dell'opposizione Angius ha chiesto di rinviare il voto al prossimo Consiglio, dopo un passaggio in commissione Politiche sociali per integrare la proposta. Rodin ha replicato che su orari e distanze previsti nella delibera non c'era stata nessuna proposta né durante il dibattito in Aula né in commissione Attività produttive. Si è andati al voto con l'astensione della minoranza.
Marcello Zasso