Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cittadini tartassati dai costi dei servizi

Fonte: La Nuova Sardegna
12 maggio 2009

MARTEDÌ, 12 MAGGIO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Secondo l’Osservatorio prezzi e tariffe del ministero dell’Economia, Cagliari è il centro metropolitano più caro



Interrogazione del Pd: «Troppe le responsabilità locali, dai rifiuti al gas»



Calcolando le imposte locali una famiglia media spende all’anno oltre quattromila euro ed è un costo destinato ad aumentare

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Asili nido, raccolta rifiuti, prescrizione farmaci, gas, servizi idrici integrati: queste alcune delle voci che secondo le cifre del ministero dello Sviluppo econonico hanno dato a Cagliari un primato negativo sul cosiddeto «costo di cittadinanza». In pratica il capolugo dell’isola risulta il più caro nella spesa per le imposte e i servizi locali delle città metropolitane nell’anno 2007. «Questa volta la Giunta non può dire niente - osserva Ninni Depau, primo firmatario di una interrogazione al sindaco sull’argomento - la rilevazione è stata fatta, infatti, dall’Osservatorio prezzi e tariffe del ministero. Nè può dire di non avere responsabiità: si tratta di servizi tutti legati alla territorialità».
Le città metropolitane esaminate sono: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Messina, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia. Le voci alla base del calcolo del «costo di cittadinanza» sono relative ai prezzi dei principali servizi, le cui caratteristiche e costi sono strettamente dipendenti dal luogo di residenza. Oltre alle voci già citate si sono anche quelle del pronto soccorso, delle impegnative per analisi e per prestazioni specialistiche, biglietti orari e abbonamenti mensili per trasporto pubblico, taxi, energia elettrica, Ici, addizionale comunale e regionale Irpef, bollo e assicurazione Rc auto.
I dati vanno visti complessivamente (il costo del trasporto pubblico, ad esempio, è in città uno dei più bassi a livello nazionale) e sono rapportati alle spese di una famiglia di due adulti e un figlio, con un profilo di consumi standard. Nelle quattordici città metropolitane esaminate, c’è stato un «costo medio di cittadinanza» di 2.816 euro.
In questo quadro la città dove la spesa standard risulta minore è Venezia, con 2.598 euro, quella dove è più elevata è Cagliari, con 3.237 euro (più 25 per cento). Calcolando le imposte locali, la spesa complessiva sale, come media, a 3.778 euro, con un minimo di 3.178 a Venezia e un massimo di 4.025 (sempre a Cagliari).
Secondo il Pd «è particolarmente preoccupante questo primato», soprattutto in «considerazione della crisi economica e del fatto che il reddito pro-capite di Cagliari non è certo fra i più alti delle città metropolitane». Il che significa che, in proporzione, la penalizzazione che ne riceve la città è ancora più alta.
Fra le cause di un primato così negativo vi sono l’alto costo dell’energia (ed in particolare del gas) che a Cagliari tocca un picco di 2.113 euro contro un minimo a Bari di 1.364. A riguardo va detto che in città non c’è il metano, ma non tutte le città esaminate sono servite da questo tipo di gas. In più: l’utilizzo di emergie rinnovabili è pressochè assente (presente solo in alcune lampade pubbliche). In città, inoltre, la rete di distribuzione del gas e la qualità del servizio sono giudicate inadeguate, e per di più vi è un contenzioso per trentasette milioni fra il Comune e la società Isgas. Da non dimenticare, poi, «gli alti costi per la raccolta dei rifiuti (oltre 300 euro pro-capite, altro record italiano.)», come sottolinea l’interrogazione del Pd. Per superare questa situazione, il Partito democratico chiede al sindaco e alla Giunta «quali iniziative intendano promuovere perché Cagliari abbia decenti servizi di cittadinanza cui corrispondano accettabili costi». Il tutto con «un organico piano sull’energia» e un servizio rifiuti «in linea» coi nazionali.