Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, non è ancora finita: decine di controlli e verifiche

Fonte: L'Unione Sarda
24 gennaio 2017

Il Comune risarcirà i proprietari delle auto danneggiate da alberi e cartelli

 

 

È il day after di Cagliari. Il giorno dopo la tempesta che ha messo in ginocchio la città. E, mentre Vigili del fuoco, Polizia municipale, Protezione civile continuano a lavorare incessantemente («Stamattina», raccontava ieri il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Luciano Cadoni, «avevamo in coda cinquanta interventi»), si comincia a fare la conta dei danni. Calcoli che fanno paura. «Per il momento», riprende Cadoni, «è impossibile ipotizzare qualunque cifra. L'unica cosa che si può immaginare è l'ordine di grandezza. E parleremo di milioni di euro».
IL COMUNE Cifra troppo alta? Basta mettersi in contatto con il municipio per rendersi conto che, purtroppo, le cose non stanno così. Anche da quelle parti, si stanno effettuando le verifiche in tutta la città. E, secondo le prime stime, ci sono un milione e mezzo di euro di danni soltanto nel verde pubblico. Ed è un bilancio parziale. «A questi costi», si legge in una nota del Comune, «si dovranno aggiungere i prossimi interventi di pulizia delle caditoie e i risarcimenti ai cittadini». Perché il Comune deve rispondere dei danni provocati dalla caduta degli alberi (ma anche dei pali dell'illuminazione, dei cartelli stradali), se si dimostrerà che l'incidente è stato provocato dall'incuria nella manutenzione.
TEGOLE E TETTOIE Diverso il caso della tettoia che, volata via, è finita in una strada di Pirri colpendo alcune auto parcheggiate. In questa situazione, saranno i proprietari degli immobili non in sicurezza a dover risarcire i danni. E si tratta di molti casi: ai centralini dei Vigili del fuoco e della Polizia municipale sono arrivate tante chiamate di persone la cui auto è stata danneggiata dalla caduta di tegole e calcinacci; saranno i proprietari degli immobili (o l'assicurazione dell'edificio) a dover risarcire i danni.
I SOCCORSI Dalle casse pubbliche, invece, uscirà il denaro per pagare gli eventuali straordinari alle tante persone che hanno lavorato durante l'emergenza. Anche per loro è stata una giornata da tregenda: i Vigili del fuoco sono stati impegnati in 154 interventi (altri 23 sono in attesa): in particolare, 31 chiamate hanno riguardato la statica degli edifici e 16 i danni legati all'acqua. Gli agenti della Municipale sono intervenuti in 120 casi: si sono dovuti occupare di chiudere i luoghi dove si sono verificate cadute (di alberi ma anche di calcinacci e tegole) e il vento ha reso pericolanti i pali dell'illuminazione stradale e la cartellonista. E si sono dovuti occupare anche della segnaletica stradale spostata o abbattuta dal vento.
LE SQUADRE Pompieri e vigili urbani non sono stati gli unici a intervenire nell'emergenza. Anche le forze dell'ordine, carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza, hanno dato il loro contributo. Ed è stata anche un'occasione per testare le squadre comunali del Verde pubblico. «Hanno lavorato sabato e domenica senza fermarsi mai», dice Paolo Frau, l'assessore alla Cultura che ha anche la delega al Verde. E hanno risolto situazioni delicate. «Sono stati proprio quegli operai a fare in modo che gli alunni di via Garavetti potessero tornare regolarmente a scuola lunedì». Le due squadre si sono mosse con il camion e le attrezzature necessarie per intervenire nei viali alberati. «E abbiamo avuto la conferma che gli interventi di potatura, all'epoca tanto criticati, hanno consentito alle jacarande di superare indenni la tempesta. Dove, come nel Largo, gli interventi non ci sono stati, i problemi sono aumentati».
I PRIVATI Difficile - se non impossibile - quantificare tutti i danni della tempesta di sabato. Anche perché alcuni non possono essere proprio valutati. E perché, in alcuni casi, i cittadini si potranno rivalere, comunque, sulle assicurazioni: fatto non sempre semplice dal momento che non tutte le auto hanno la copertura per i danni provocati da agenti atmosferici. E, comunque, spesso devono fare i conti con franchigie che riducono l'indennizzo.
IL POETTO È il caso, per esempio, delle auto danneggiate dalla mareggiata che ha investito il Poetto. Come mai era accaduto in passato, il mare ha superato la barriera ecologica, ha allagato la nuova passeggiata ed è arrivato sino alle strade laterali (addirittura sono stati allagati anche alcuni giardini che si affacciano su via Ausonia). L'acqua ha danneggiato gli impianti elettrici di alcune auto. La barriera ha frenato la mareggiata. «Anche se», interviene Maurizio Marongiu, gestore del Twist, «ha creato più problemi a noi. Mentre qualche mese fa ce l'eravamo cavata bene, questa volta i danni sono seri. La pedana bassa, nel mio caso, è da buttare. Un danno di 15-20 mila euro». E gli altri chioschi? «Qualcuno ha avuto più problemi di me, altri meno. Globalmente, possiamo ipotizzare 150-200 mila euro di danni».
Marcello Cocco