Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il nido in casa, ottima esperienza»

Fonte: L'Unione Sarda
18 gennaio 2017

Simona Murgia è uno dei genitori che mettono a disposizione il proprio appartamento

 

 

Uno dei momenti più temuti è quello dell'inserimento. Ambiente nuovo, maestre e compagni, le prime esperienze senza i genitori. A volte è un trauma, che molti cercano di evitare partecipando ai progetti di micronido: in questo caso sono le educatrici ad andare tutti i giorni a casa dagli “alunni”. Così gli appartamenti dei genitori, a turno, si trasformano in asili in cui vengono ospitati fino a tre bimbi, di un'età compresa tra i 3 e i 17 mesi. «Inizialmente ci sembrava assurdo dover mettere a disposizione la nostra casa. È stato un atto di coraggio, totalmente ripagato», racconta Simona Murgia, avvocato trentaduenne che ha scelto per il proprio figlio un sistema simile al tagesmuter (letteralmente: mamme di giorno) nato nei paesi del nord Europa. Le educatrici vengono messe a disposizione da una cooperativa a cui il Comune di Cagliari ha affidato il servizio. Gli orari sono simili a quelli degli altri asili (8.30/14.30) e i bambini svolgono le stesse attività: «Imparano a condividere l'ambiente in cui vivono e i giochi con i compagni. In primavera possono stare in terrazzo e conoscere le piante. Poi ci sono gli appuntamenti comuni con gli altri micronidi», spiega Murgia.
Le case devono rispettare alcuni standard. Non ci devono essere pericoli, i mobili con gli spigoli vivi sono messi al bando, il bagno deve essere accogliente e con un fasciatoio. Si paga una retta sulla base del reddito Isee, come negli asili comunali. I lati negativi? «Non c'è il servizio mensa e ogni genitore deve preparare il pasto per i figli. Ma questo è anche un aspetto positivo: sappiamo sempre cosa hanno mangiato». La casa poi deve essere lasciata libera: i genitori sono costretti a uscire. «Non è stato un peso per noi», racconta Murgia, «e siamo più che soddisfatti, tanto che vorremmo un sistema simile anche per la scuola materna». Al momento non esiste. Ma molti genitori stanno chiedendo di istituire un servizio di micro-materna per i bambini tra i 3 e i 5 anni. (m.r.)