Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cancelli anti degrado Marina, il rimedio per battere spaccio e chiasso

Fonte: L'Unione Sarda
11 gennaio 2017

Entro l'estate il Comune recinterà Sant'Eulalia e Santo Sepolcro

 


Piazza Sant'Eulalia non sarà più un market della droga. E anche i residenti di piazza Santo Sepolcro potranno dormire sonni tranquilli entro l'estate. In che modo? In tempi, relativamente, brevi le due piazze saranno chiuse da cancelli. La promessa arriva dall'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa che ha già avviato l'iter per l'intervento.
LA SITUAZIONE La vera emergenza è quella di piazza Sant'Eulalia: di sera, viene occupata dalle bande, ben organizzate, di pusher. Alcuni sono di vedetta, ai due lati, per controllare l'eventuale arrivo di agenti delle forze dell'ordine, altri si occupano della vendita. Non solo: capita, frequentemente, che i consumatori decidano di trascorrere, chiassosamente, la notte nella piazza. E, visto che le necessità fisiologiche si fanno sentire, utilizzano le corsie di accesso per i disabili come latrine. Una situazione che diventa insopportabile soprattutto nei fine settimana. In piazza Santo Sepolcro, il problema è soltanto il chiasso e la sporcizia: le scalinate della chiesa vengono utilizzate da band di improvvisati musicisti che suonano per tutta la notte.
I CANCELLI Disagi che, garantisce Chessa, stanno per finire. Certo, quando si parla di interventi pubblici, la macchina burocratica è elefantiaca. Ma, in questi due casi, ci sono alcune scorciatoie che consentono di abbattere i tempi. Anzi, il vero ostacolo da superare è soltanto uno: il via libera da parte della sovrintendenza. «Indispensabile», spiega Chessa, «quando si parla di lavori che interessano zone sensibili». Ma, intanto, è già arrivato il sostegno da parte dei “padroni di casa”, la Curia. «Sia il vescovo che il parroco di Sant'Eulalia sono assolutamente d'accordo». Anzi, il primo a lanciare l'idea dei cancelli è stato proprio don Marco Lai che, oltre a essere presidente della Caritas diocesana, è anche il parroco della chiesa.
L'ITER Già questa settimana, gli uffici dell'assessorato predisporranno (e completeranno) i rendering che saranno, poi, sottoposti al controllo da parte della sovrintendenza. Ottenuto l'ok, comincerà l'iter burocratico che, comunque, avrà una corsia preferenziale. «Dal momento che si parla di interventi dal costo limitato, potremo trovare le risorse già nei fondi per la manutenzione del patrimonio culturale». Questo significa che non sarà necessario bandire una vera e proprio gara d'appalto ma sarà sufficiente convocare alcune aziende specializzate per valutare le offerte. Non servirà neanche il passaggio per il Consiglio comunale.
LA CHIUSURA Molto più semplice, ovviamente, l'intervento in piazza Santo Sepolcro: basterà chiudere a semicerchio la scalinata. Invece, in piazza Sant'Eulalia sarà necessario sistemare le cancellate nei due punti di ingresso, da via Sant'Eulalia e da via dei Pisani. «Ma le due piazze non saranno ingabbiate. Anzi, quei cancelli dovranno essere considerati come un vero e proprio arredo urbano. Niente di nuovo rispetto a quello che si fa nel resto del mondo». Una spesa di qualche decina di migliaia di euro che, per Chessa, è, soprattutto, un investimento. «Risparmieremo tantissimo nella pulizia della piazza», spiega.
IL FUNZIONAMENTO Gestire il cancello di Santo Sepolcro sarà semplice: chi si occupa di aprire e chiudere il portone della chiesa, farà lo stesso anche per il cancello. Qualche problema in più in piazza Sant'Eulalia dal momento che all'interno del futuro recinto c'è un condominio, oltre alla casa del parroco. «Nessun problema: il cancello avrà anche una porta e i residenti avranno la chiave per entrare e uscire quando vogliono».
Marcello Cocco