Rassegna Stampa

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Prezzi servizi pubblici locali: Cagliari la più cara

Fonte: web SardegnaOggi.it
8 maggio 2009

iovedì, 07 maggio 2009


Panorama Cagliari
Cagliari è la città con i servizi pubblici locali più costosi d'Italia, dove una famiglia spende 3.237 euro l'anno per. Mentre Venezia e' la più economica, sul bilancio familiare l'esborso pesa per 2.598 euro annui. E' quanto emerge da un'indagine che compara il costo della cittadinanza tra 14 aree metropolitane. L'analisi, basata sulle tariffe registrate nel 2007, è stata condotta dal Ministero
dello Sviluppo Economico e dal Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro), che proprio oggi hanno firmato l'accordo di collaborazione per il monitoraggio sulla spesa per imposte e servizi locali.

ROMA - Cagliari è la capitale del caro-tariffe, seguono Palermo e Genova. Sono queste le città dove i servizi pubblici locali registrano i prezzi più alti. Nel capoluogo sardo i cittadini arrivano a pagare 3.237 euro l'anno, il 14,9% in più della media (2.813 euro l'anno). La più economica è invece Venezia, seguita da Bari e Trieste. Nella città lagunare energia, acqua, trasporti costano il 7% in meno della media e una famiglia tipo spende 2.598 euro annui. Il costo dell'energia (gas ed elettricità) tocca - per esempio - il picco a Cagliari, con 2.113 euro annui, e il punto più basso a Bari, con 1.364 euro. Gli abbonamenti mensili al trasporto urbano più costosi sono quelli di Cagliari, i più economici invece si comprano a Messina, dove costano il 70% in meno.

Come ha spiegato il presidente dell'Autorità dell'Energia, Alessandro Ortis, ''su Cagliari pesa molto il costo del gas, perchè, a causa di problemi logistici, viene utilizzato il Gpl invece del metano naturale''. L'insularità è uno dei fattori che più incide sul caro tariffa, ma a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, visto che il Mezzogiorno registra l'inflazione più alta, non c'è uno spartiacque tra Nord e Sud. Ciò che più influenza le oscillazioni nei prezzi è il deficit di concorrenza

“Cagliari è una città che fa studiare e da lavoro a quasi il doppio della popolazione residente''. Il sindaco del capoluoghi isolano parla di ''errore di fondo'' quando non si tiene conto della presenza in città di ossia almeno 320 mila persone sui 160 mila abitanti effettivi'', commentando la rilevazione. Precisando che nell'indagine non si parla strettamente di imposte comunali, Floris spiega che ''a Cagliari studiano almeno 40 mila studenti, di cui 20 mila sono cosiddetti fuori sede, in città vi è la sede regionale di tanti uffici pubblici e sono presenti diversi ospedali e strutture sanitarie che offrono servizi a tutta la popolazione non solo dell'hinterland cagliaritano, ma di tutta la Sardegna''. Inoltre, secondo Floris, sarebbe proprio il dato della popolazione che ''vive la città e non quella residente'' a giustificare l'inserimento di Cagliari tra le 14 aree metropolitane monitorate nell'indagine.