Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'assegno non basta e i figli sono a carico

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2017

NUOVE POVERTÀ. Le difficoltà della terza età in tempo di crisi

 

 

Hanno smesso di lavorare ormai da anni ma di faticare, quello no. Di mattina al mercato a caccia di offerte e promozioni o in fila davanti a un ambulatorio con il foglio dell'esenzione stretto tra le mani. Su una sedia delle Poste in attesa della pensione o davanti all'ufficio dei Servizi sociali per chiedere informazioni su sussidi o detrazioni. La giornata dei pensionati è tutt'altro che noiosa e l'immagine del vecchietto che legge il giornale su una panchina è cosa d'altri tempi. Ora non c'è un minuto da perdere.


A CONFRONTO Costretti a rincorrere la vita per arrivare alla fine del mese e, magari, aiutare anche figli, nipoti o pronipoti disoccupati. E non importa quale lavoro abbiano fatto da giovani o quanto velocemente possano cambiare le leggi in materia, loro tengono il passo, sempre bene informati. Si confrontano su norme e successive modifiche, conteggi contributivi e agevolazioni.


FASCE DIVERSE Tutti sulla stessa barca ma non allo stesso posto. C'è chi si destreggia con 450 euro di pensione sociale, chi si sente un re con poco più di mille euro e una casa di proprietà e chi è costretto a giustificare i 1.800 euro al mese frutto di una vita di lavoro e sacrifici. Perché oltre la soglia dei 1.500 lamentarsi non è cosa buona o, almeno, non in mezzo a coetanei che stanno molto peggio.


RICCHI PER FINTA «Sono andata in pensione quando c'era ancora la lira e nella conversione ho perso moltissimo. Prendo 1.700 euro e anche mio marito è pensionato ma abbiamo molte spese e le tasse da pagare. Non è per nulla facile dopo una vita di lavoro», racconta un'ex professoressa mentre compra la frutta al mercato di via Quirra. Poco più in là al banco dei salumi Letizia serve una signora di mezza età. La prima domanda è sempre la stessa: «Vuole la mortadella in offerta?». Di solito la risposta è sì. «Si capisce che non ce la fanno più. Ci sono pensionati che vengono qua da anni, prima compravano due etti di prosciutto, ora se ne fanno bastare solo uno».
Mariella Careddu