Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'allarme sociale nei dati del rapporto Caritas

Fonte: L'Unione Sarda
3 gennaio 2017

Economia al palo, troppi under 30 disoccupati: mensa sempre più affollata

 

 

La radiografia più aggiornata della situazione economica del territorio è quella presentata una decina di giorni fa dalla Caritas in occasione del rapporto annuale.
La cornice regionale è deprimente: tra il 2000 e il 2015, ha spiegato citando l'ultimo rapporto Svimez il responsabile del centro studi della Caritas diocesana, Franco Manca, in Sardegna «il Pil è diminuito del 3,8 per cento e praticamente tutti i principali parametri economici portano il segno negativo». Male agricoltura e terziario, dove diminuisce il valore aggiunto pro capite, peggio l'industria, dove crollano ancora gli occupati (51mila nel 2015 contro i 23mila del 2014), dove il «valore aggiunto flette tra il 2014 e il 2015 di 9 punti percentuali e ben 33 punti nel periodo 2000-2015» e gli addetti scendono «di 15mila unità tra il 2014 e il 2015 e di 22 mila rispetto al 2000». Sintesi: «In buona sostanza l'economia non riesce a ripartire, sottolineando una certa difficoltà del sistema economico regionale a sganciarsi dalla spirale recessiva».
La Caritas diocesana di Cagliari l'anno scorso si è presa cura di 2.259 persone: fra questi, sempre più giovani. Non stupisce che, su cento persone assistite, 25,5 avesse tra i 35 e i 44 anni. Per la fascia di età 15-29 anni va anche peggio: quelli che hanno un impiego sono sono in forte calo. «Il picco massimo - ha sottolineato Franco Manca - si è avuto nel 2010 che, rispetto al 2015, faceva registrare 8.000 maschi occupati e circa 6.000 femmine in più. Si tratta di un decremento, fra 2010 e 2015, del 42% degli occupati femminili e del 44% degli occupati maschili».
Il problema più grave per i cagliaritani non è quello della casa. Il 90 per cento di chi chiede aiuto ha un posto in cui dormire ma non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Impossibile fare la spesa o acquistare generi di prima necessità o abbigliamento. Ogni giorno la mensa della Caritas sforna 800 pasti ma in momenti di particolare crisi è stata superata anche quota mille.
Il titolo di studio non garantisce più di farcela. Se è vero che la maggior parte delle persone assistite dalla Caritas si ferma alla licenza media inferiore (il 47,6%) cresce il numero di laureati: nel 2015 erano il 3,1% mentre nel 2016 sono arrivati al 3,5%, più uno 0,4 in possesso di un diploma universitario, per un preoccupate 3,9% totale. (m. n.)