Rassegna Stampa

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Classicista, cinefila e riservata. Intervista a Luisa Anna Marras, fil rouge dell’amministrazione Ze

Fonte: web Vistanet Cagliari
20 dicembre 2016

Classicista, cinefila e riservata. Intervista a Luisa Anna Marras, fil rouge dell’amministrazione Zedda


Federica Landis

C’è un filo rosso che lega i due mandati dell’amministrazione Zedda. È Luisa Anna Marras, archeologa in pensione, con un passato da funzionaria regionale, dirigente e infine direttore generale della Direzione regionale dei Beni Culturali.

Un cursus honorum che l’ha portata, fra le altre cose, a ricoprire incarichi anche nei comuni della provincia di Cagliari.

Nata ad Arborea, ha iniziato il liceo classico ad Oristano, concludendolo a Carbonia, città natale di sua madre. A Cagliari, ha frequentato l’università e si è laureata in Lettere classiche con indirizzo archeologico. Ha lavorato sin da subito come archeologa, prima al Comune di Villasimius, svolgendo attività di ricerca e poi in Regione all’Assessorato dei Beni Culturali, ma anche a quello del turismo e poi con diversi incarichi all’urbanistica. Negli anni ’90, al lavoro si affianca la politica e nel 1993 è per due mandati assessore tecnico ai Servizi Sociali del Comune di Carbonia, comune dove in seguito è stata anche consigliere. L’ultimo incarico politico prima di quelli cagliaritani è al Comune di Selargius, dove è assessore ai Servizi Sociali. Dal 2012 è in pensione ma prosegue l’attività politica nella direzione regionale del PD.

Classicista, cinefila e riservata. Intervista a Luisa Anna Marras, fil rouge dell’amministrazione ZeddaFra politica e lavoro, l’assessora Marras si ritaglia del tempo per viaggiare, leggere, andare a teatro ma soprattutto al cinema. ‘È la mia passione più grande – racconta – appena posso cerco di andarci, anche da sola’. Amante forse della solitudine? Lei prontamente smentisce confermando il fatto che anzi apprezza senza alcun dubbio la compagnia di buoni (ma pochi) amici.

Un passato impegnativo, quello del vicesindaco, che continua oggi con l’impegno politico cagliaritano iniziato nel 2011. Ad elencarli tutti si perderebbe il conto, ma sono tanti i progetti portati avanti in questi cinque anni trascorsi da assessora ai lavori pubblici, e ancora di più sono quelli per gli anni a venire. Ma andiamo con ordine. Alcuni progetti, come quelli che riguardano la mobilità sostenibile, stanno andando avanti e l’anno prossimo interesseranno anche la Città Metropolitana. Si tratta di interventi importanti con i quali si potenzierà il trasporto pubblico, incentivando anche quello ciclabile. I finanziamenti del PON Metro, presentati di recente, hanno messo infatti a disposizione 10 milioni di euro per la mobilità ciclabile che saranno spesi per connettere le piste ciclabili cittadine con quelle degli altri comuni dell’area. Parallelamente si interverrà sugli stessi mezzi pubblici che saranno resi ‘più appetibili’, ad esempio, dall’istituzione del senso unico in viale Marconi e da altre misure simili.



Interventi per migliorare la mobilità ma anche le infrastrutture. ‘In città ci sono 20000 punti di illuminazione – racconta l’assessora – e con i 4 milioni di fondi europei che abbiamo ottenuto, potremo risistemare questa rete in vista di un risparmio energetico, riqualificandola con un’illuminazione a led, pali nuovi e impianti tele controllati per regolare l’intensità dell’illuminazione’.Classicista, cinefila e riservata. Intervista a Luisa Anna Marras, fil rouge dell’amministrazione Zedda

Anche l’edilizia residenziale sociale, detta “housing sociale”, che coniuga benessere abitativo e integrazione sociale in uno spazio organizzato dove si trovano case popolari e case private, è sulla “lista delle cose da fare” dell’assessora Marras. ‘Stiamo individuando dei punti da destinare all’housing sociale e quello che ci è sembrato adatto per ora è la zona di via Po – viale Sant’Avendrace che è un’area da riqualificare – spiega l’assessora – e questo si farà attraverso il Bando Periferie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Noi come amministrazione dobbiamo creare le condizioni, fare attività propedeutiche per far sì che poi i privati soprattutto con fondi di investimento possano fare la loro parte’.

Un altro punto sul quale il suo assessorato sta lavorando è il censimento del patrimonio degli immobili comunali. Pur essendo una banca dati a riguardo, ‘questa – continua – è un mero documento contabile che non è sufficiente per noi. Ora si sta lavorando per far sì che si realizzi un documento che ci permetta di capire cosa valorizzare e cosa magari vendere. Per alcuni immobili sono possibili delle riconversioni, come la destinazione alle associazioni che ne hanno bisogno, o addirittura all’housing sociale. Già dalla passata consiliatura, il comune non ha più spese per affitti esterni e ad oggi ospita in alcuni immobili altri enti che offrono un servizio alla città’. Una collaborazione, insomma, che porta un risparmio alle casse degli enti, perché ‘oggi abbiamo il dovere di collaborare con tutti i soggetti che operano nei territori – conclude l’assessora – per garantire dove è possibile, un risparmio generale’.