Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il segno e la memoria nelle incisioni di Paladino

Fonte: L'Unione Sarda
15 dicembre 2016

Eventi Questa sera, alle 17, al Palazzo di città di cagliari, sarà inaugurata l'esposizione

 

 

 

 

I suoi “Dormienti”, sculture quiete e quasi zen, emergono dalle piscine che precedono l'ingresso alla Galleria comunale d'arte di Cagliari. Mimmo Paladino (Paduli 1948), esponente della Transavanguardia, uno dei massimi artisti figurativi italiani contemporanei, torna a Cagliari, delegando i suoi lavori al ruolo di ambasciatori, per svelare un altro volto della sua poliedrica ed eclettica attività: il rapporto incantato con l'arte grafica.
Stasera (ore 17, Palazzo di Città) sarà infatti inaugurata la mostra “Segno e memoria nelle incisioni di Paladino” che, sino al 12 marzo 2017, proporrà oltre ottanta opere grafiche (due delle quali inedite), figlie della cultura dell'artista e della profonda conoscenza della letteratura e dei suoi classici.
IL TEMA Molte delle incisioni inserite nel percorso espositivo sono ispirate al romanzo “Don Chisciotte” e vogliono quindi anche essere un omaggio al capolavoro di Cervantes. Il cavaliere della Mancha non domina soltanto i fogli incisi che compongono il libro d'artista. La figura è anche al centro della prima opera cinematografica firmata da Mimmo Paladino che a Cagliari si mostra quindi anche nella sua veste di regista. Il film “Quijote”, presentato nel 2006 a Venezia, vede tra gli interpreti Peppe Servillo e Lucio Dalla.
CAPITALE DELL'INCISIONE L'evento, promosso dal Comune di Cagliari e da Casa Falconieri, non rappresenta solo un'opportunità di conoscenza della poetica di Paladino. Dialogando con due mostre fruibili a Cagliari nello stesso periodo, consente di esplorare in maniera ampia il mondo dell'incisione.
«Cagliari, per una fortunata coincidenza astrale, diventa polo di quel linguaggio artistico», sottolinea Paolo Frau, assessore comunale alla Cultura. «All'Exma è stato già inaugurato un bellissimo allestimento sulle incisioni di Aligi Sassu dedicate all'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Al Castello di San Michele domani alle 18 sarà tagliato il nastro di una mostra che vuole istituire, attraverso la consonanza del tema, un ponte con Carnello. Centro storicamente noto per la produzione della carta, ha rilanciato la tradizione dell'incisione, istituendo un premio dedicato ai giovani artisti».
I visitatori, sino al 26 febbraio, potranno così apprezzare una selezione delle opere che hanno partecipato alle tredici edizioni del concorso che, curato da Loredana Rea, ha la direzione scientifica di Marco D'Emilia.
UN VISIONARIO La definizione è di Anna Maria Montaldo, direttrice dei Musei civici di Cagliari. Sintetizza una più complessa lettura della poetica dell'artista. «La mostra si propone al pubblico come esperienza affascinante ed immersiva. Permette di entrare nel mondo visionario dell'esponente della Transavanguardia, più noto come scultore, e di apprezzare la solida cultura che è alla base della sua formazione. Nell'opera incisoria, Paladino trae ispirazione dai capolavori letterari, ma li racconta secondo il suo inconfondibile segno». Aspetti che sono stati anche stati sottolineati da Gabriella Locci e Dario Piludu che, per Casa Falconieri, hanno curato il progetto espositivo: «Paladino, attraverso libertà espressiva e sperimentalismo che caratterizzano le sue opere grafiche, gioca col mito, l'immaginario e la memoria, la letteratura e i grandi classici». Quanto mai adeguato alla magia delle sue creazioni il Palazzo di città. «Ex Conservatorio e quindi luogo intriso di suoni, consentirà al pubblico di godere di musica per gli occhi».
LE TAVOLE ROTONDE Al progetto espositivo, curato da casa Falconieri, si affiancheranno tavole rotonde sul rapporto tra arte e didattica che vedranno la partecipazione di esperti italiani e spagnoli. Il 22 gennaio, il 5 e 19 febbraio e poi ancora il 12 marzo dalle 10 e 30 alle 13 si svolgeranno invece i laboratori d'incisione. «Un'offerta culturale ampia - ha sottolineato Alessandro Cossa, dirigente settore Cultura - per rendere Cagliari ancora più attrattiva».
Manuela Arca