Rassegna Stampa

Il Sardegna

Cena con i principi di Kent gaffe tra aragoste e vino rosso

Fonte: Il Sardegna
4 maggio 2009

La cerimonia. Tavole imbandite per i reali inglesi con sindaco, giunta e consiglieri comunali

La cantante dopo la sua esibizione prova a rifilare il suo cd a Michael Windsor e uno degli invitati, a fine pasto, cerca di dare un bacio sulla guancia della consorte
Ci voleva, almeno, una lettura veloce dell'opuscolo del Comune sul bon ton: grazie alle “dritte” del volumetto stampato dalle Politiche sociali qualche partecipante alla cena di gala con i principi di Kent avrebbe evitato gaffe con i rappresentanti della casa reale d'Inghilterra, a Cagliari per godersi la festa di Sant'Efisio. Il primo maggio Michael of Kent e la consorte Christine lo hanno trascorso sulle tribune di via Roma. Un altro appuntamento, per loro, era con le autorità civili e militari alla cena di gala al Convento di San Giuseppe. C'erano il sindaco e mezza giunta. E c'erano anche alcuni consiglieri comunali, quelli che hanno capito che l'invito che gli era stato recapitato non proveniva dalla fantomatica loggia del Toson d'Oro, quella che organizza scherzi ai danni dell'alter nos di turno: la vittima questa volta è stato Franco Masia, che ha disertato, creando un finto incidente diplomatico, un altrettanto finto pranzo diplomatico proprio con i nobili inglesi. Superata la diffidenza, alle 21 i consiglieri si sono presentati al ristorante, un quarto d'ora dopo è arrivato Emilio Floris e, ultimi, i principi. Qualcuno, è stato notato dagli occhi più attenti, ha azzardato accostamenti di colore innovativi tra abiti e cravatta. Poi chiacchiere e antipasto. C'era anche Ada Lai: pare che abbia bacchettato qualche consigliere per essersi lasciato andare a una risata di troppo. Il sottofondo musicale, prima della cena vera e propria, è stato offerto da una cantante della scuola civica di musica presieduta da Maurizio Porcelli. Repertorio: l'”Ave Maria” in sardo e “No poto reposare”. Finita l'esibizione l'arista si è fiondata dai principi, molto ligi al protocollo, e ha offerto il suo cd. Il principe ha fatto il principe, la principessa la nobildonna, il sindaco è rimasto esterrefatto. Ma per fortuna sono arrivate le pietanze. Il menù: apertura di aragosta su letto di basilico, pesto, bottarga e carciofi; pasta fatta a mano con zucchine, filetto di dentice con radicchio per finire con mousse con miele e noci tostate. E vino: vermentino e Rocca Rubia. Molto gradito. A fine pasto un invitato, con la cravatta ormai bran bran e abbastanza rubizzo, ha cercato di dare un bacio di congedo alla principessa che stava ammirando il cannucciato che fa da tetto a una parte del Convento. Lei ha ritratto la testa con una rapidità che nessuno le avrebbe mai attribuito, il marito ha fatto ancora il principe (immobile), il sindaco è rimasto a bocca aperta, allibito. E non sapeva ancora che il nobile, di lì a poco, si sarebbe trovato a fare la fila in bagno con due uomini della Municipale. Anche lì ha fatto il principe, anche alla toilette. ¦ E.F.