Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Meno soldi e più matricole

Fonte: L'Unione Sarda
29 novembre 2016

UNIVERSITÀ. Aperto il 396° anno accademico. La rettrice: «Migliora l'alta formazione»

 

 

Lo Stato taglia i finanziamenti ma le tasse non aumentano Diminuiscono i soldi (nel senso dei finanziamenti statali), ma aumentano le matricole e le lauree magistrali. Sale inoltre il numero di studenti esonerati dal pagamento delle tasse universitarie per reddito e merito, che quest'anno sono il 21 per cento contro il 18 per cento dell'anno scorso. Mentre dall'Aula magna del Rettorato giungono i rumori dei preparativi per la lectio magistralis poi tenuta da Romano Prodi nel pomeriggio, nella sala a fianco Maria Del Zompo festeggia i risultati positivi dell'Università, «soprattutto con le difficoltà portate dai tagli dei finanziamenti da parte dello Stato. Un risultato», sottolinea la rettrice, «che è figlio di tutta la città, non soltanto di chi amministra questo Ateneo».
NUOVA SFIDA E con questo fanno 396 anni accademici (il conto parte dal Privilegio regio di fondazione), sempre più all'inseguimento di una realtà che cambia continuamente e di un'alta formazione spendibile in un mondo del lavoro sempre meno accogliente. Mentre il direttore generale Aldo Urru festeggia il fatto che l'Indice di sostenibilità finanziaria dell'Ateneo rimane positivo, e sono tempi per così dire “francescani”, l'amore dei giovani sardi per l'Università cagliaritana non sfiorisce: il numero di iscritti cresce (a conti fatti, saranno oltre 25 mila), quello degli studenti regolari pure (500 in più) e arrivano quasi quattromila “matricole”.
GLI ABBANDONI Qui, si apre un discorso a parte: «Gli abbandoni da parte di studenti del primo anno sono al 13,5 per cento», spiega la rettrice Del Zompo: «Sempre troppi, ma veniamo dal 18 per cento». Gli sforzi maggiori, non a caso, saranno per “fidelizzare” lo studente offrendo servizi sempre migliori, particolarmente ai fuori sede, anche se i 120 posti letto della Casa dello studente in via Roma (ex Moderno), chiusa da anni, sono una ferita aperta. A cambiare sarà soprattutto la politica dell'orientamento degli studenti superiori, prima dell'iscrizione all'Università. A questo proposito, Del Zompo assicura che «saremo noi ad avvicinarci alle scuole, non il contrario». La scelta della facoltà giusta è fondamentale per avere studenti che giungono fino al termine del percorso di studi.
SCAMBI CON L'ESTERO Si trasferiscono sempre più all'estero per un periodo di formazione con l'Erasmus, gli studenti dell'Ateneo cagliaritano, ma è vero anche che aumentano i ragazzi stranieri (non soltanto europei) che decidono di studiare qui da noi. I dottorati di ricerca rendono obbligatori periodi di attività in aziende e periodi all'estero. «Inoltre lavoriamo sempre di più per la parità di genere», sottolinea il prorettore vicario Francesco Mola, che cita come esempio le prime aule rosa per le mamme studentesse. C'è poi l'impegno sociale con il progetto Unica4refugees (in accordo con i centri di accoglienza), per il riconoscimento dei titoli di studio dei rifugiati e per percorsi di apprendimento. Della lingua italiana, prima di tutto, altrimenti l'integrazione resta un sogno.
Luigi Almiento