Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tutte le crepe della piscina Marcialis: «I costi sarebbero più alti se la gestisse un privato»

Fonte: L'Unione Sarda
24 novembre 2016

TERRAMAINI.

La riapertura a dicembre non placa le proteste delle società sportive

 

Le associazioni di nuoto: «Un disastro, siamo pieni di debiti». Il consigliere comunale di maggioranza Filippo Petrucci: «Inaccettabile, ogni anno la stessa storia». L'assessore allo Sport Yuri Marcialis: «Insoddisfatti? Privatizziamo». Al centro dello scontro c'è la piscina comunale di Terramaini, a Pirri: chiusa ad agosto, è diventata un cantiere. Prima per la manutenzione ordinaria e poi, scoperto un grosso problema a un collettore, per interventi straordinari. Non è stata riaperta a settembre. E nemmeno a ottobre, come annunciato. La data d'inaugurazione è quindi slittata alla prima settimana di novembre, poi alle successive. Ora a dicembre: la vasca è di nuovo piena, ma sono necessari controlli sanitari sulla qualità dell'acqua che richiedono dieci giorni.
PERDITE Si torna a nuotare, ma il danno sembra fatto. Almeno a sentire Cesare Goffi, del Gruppo in Forma e Nuoto Club: «Non sapevamo dire a chi ci chiedeva informazioni quando saremmo ripartiti perché dal Comune non ci hanno dato certezze. Abbiamo perso il periodo delle iscrizioni, che sono crollate del 40 per cento. Intanto i debiti si sono accumulati, per decine di migliaia di euro». Sulla stessa linea Oliviero Pintus, della Ferrini, che all'inizio del mese lamentava: «Se non sai dire quando si potrà entrare in vasca gli utenti si rivolgono ad altri impianti. Speriamo non si arrivi al 15, come è successo in passato». SCADENZA Da più di due settimane le associazioni hanno potuto aprire le segreterie all'interno dell'impianto. Ma quando i rappresentanti sono arrivati la vasca era vuota. All'annuncio di questo passo avanti sul sito del Comune era comparso un avviso: “Il servizio Sport ritiene che, completati le pulizie e il riempimento della vasca, verosimilmente si potrà procedere con la riapertura entro la settimana successiva”. Non è stato così. E tra i 2000 atleti circa che ogni anno nuotano a Terramaini sono aumentati i punti interrogativi. «Le associazioni che si lamentano conoscono bene la situazione», spiega l'assessore Marcialis. «Ad agosto abbiamo chiuso per la manutenzione ordinaria. Svuotando le vasche ci si è resi conto che un collettore importante era da rifare. I lavori sono stati banditi, assegnati e effettuati in tre mesi. In tempi brevi, quindi». Compatibilmente con la burocrazia. «Il mio obiettivo è privatizzare la piscina», aggiunge l'assessore, «ma c'è un però: il Comune dà un servizio e garantisce tariffe basse. Se entrassero i privati non credo che le associazioni sarebbero contente dei costi». Che a Terramaini, per la gestione, sono alti. Nel 2014 la piscina è rimasta chiusa per 4 mesi.
Petrucci L'attacco all'assessore arriva da sinistra, in Municipio. Da Petrucci dei Rossomori: «È inaccettabile che ogni anno si ripresentino le medesime situazioni. I lavori vanno fatti d'estate, quando gli impianti sono fermi, come fanno i privati, che a settembre sono pronti. Segnalo all'assessore che questa situazione è un danno per chi fa sport ma lo è anche per professionisti e società che non hanno accesso agli impianti. Visti i problemi causati mi auguro che, almeno per un periodo, vengano dimezzati i canoni».
Enrico Fresu