PIAZZA GARIBALDI.
Commercianti preoccupati per lo shopping natalizio
Si sono affacciati tutti dalle loro vetrine. Quando, ieri mattina, hanno visto quel gruppetto di persone in piazza Garibaldi, i commercianti che si affacciano sullo slargo hanno tirato un sospiro di sollievo. Loro, il gruppetto, erano i componenti della commissione comunale Lavori pubblici, arrivati, insieme all'assessore competente Gianni Chessa, per valutare l'avanzamento degli interventi. Visita non casuale dal momento che il calendario annuncia l'arrivo della stagione dello shopping natalizio. Ingabbiati da mesi dalla recenzione sistemata dall'azienda che sta eseguendo i lavori, i commercianti attendono questo periodo per riprendere un po' di fiato.
I TEMPI Un'utopia o la realtà? Chessa è ottimista: dopo aver snocciolato tutti gli ostacoli incontrati da questo intervento (blocchi imposti dalla sovrintendenza, problemi di allacci, ritardi di aziende fornitrici), rassicura i commercianti. «Hanno sofferto sin troppo. Entro il 12 dicembre il primo intervento sarà concluso». Cioè, nelle ultime due settimane di shopping natalizio, non ci saranno più le recinzioni a un metro dalle serrande dei negozi. I lavori dovranno, comunque, proseguire nelle zone più interne della piazza. «Che deve essere bonificata dai residuati bellici. Tutto sarà pronto per febbraio, marzo».
I COMMERCIANTI Una buona notizia per chi si affaccia sulla piazza. Anche se non tutti mostrano soddisfazione. «Perché», interviene Andrea Almerighi dell'ottica Gasperini, «la nuova viabilità ha, comunque, fatto crollare il volume dei nostri affari. Ho avuto cali tra il 50 e l'80 per cento: avevo messo da parte un gruzzolo per la vecchiaia. In quest'ultimo anno l'ho dovuto tirare fuori e usare». Sulla stessa lunghezza d'onda Raimondo Pilia che gestisce il bar a pochi metri di distanza dall'ottico. «Siamo al disastro», afferma, «soprattutto ora che non passano più le auto che ci consentivano di sopravvivere. E dire che il cantiere doveva essere chiuso già molti mesi fa».
I LAVORI La lentezza dei lavori èil punto dolente. «Anche perché», sostiene Anna Pucci che gestisce un negozio di alimentari, «siamo stati tenuti all'oscuro di tutto. Tra l'altro, fa rabbia pensare che i lavori si siano bloccati per più di un mese ad agosto». La visita di ieri è servita a ripotare un po' di serenità? «Intanto prendiamo atto del fatto che i clienti più anziani non stanno venendo perché hanno paura di attraversare questo stretto budello. E, comunque, visto che siamo in questa condizione, ancora non abbiamo acquistato i prodotti legati al periodo natalizio». E se poi, si domanda Pucci, la scadenza ultima del 12 dicembre non venisse rispettata?
L'APPELLO Non sono certo momenti floridi per i commercianti di piazza Garibaldi. «Hanno fissato questo termine?», si domanda Massimo Molinari del bar Garibaldi. «Spero davvero che lo rispettino. Perché, in caso contrario, saremmo rovinati». Lui, comunque, intravede la luce in fondo al tunnel. «Questi lavori dovevano essere fatti. L'errore, sul quale ormai non si può più fare niente, è stato partire con appena due operai nella piazza. Ho avuto un calo dell'80 per cento. Faccio affidamento sulla riapertura della piazza: sopratutto in estate gli affari dovrebbero riprendersi». Ivo Corso, della pizzeria omonima, è il più sereno. «Sarebbe perfetto», dice, «se davvero venissero rispettati i tempi. Ma sapevamo bene che questi lavori avrebbero creato problemi. E non sono per nulla preoccupato». La nuova piazza Garibaldi richiamerà nuovi clienti. «D'altronde», conclude un cliente («Ma soprattutto un ex residente»), William Portoghese, «questi lavori dovevano essere fatti vent'anni fa».
Marcello Cocco