Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'abbraccio ai principi nella notte di palazzo Boyl

Fonte: L'Unione Sarda
4 maggio 2009

Gli ospiti. Michael of Kent e la consorte Christine sono rimasti colpiti dalla sagra


«Unbelievable». Incredibile, e c'era da scommetterlo. Perché il mal di Sant'Efisio ha colpito anche Michael e Marie Christine von Reibnitz, i principi di Kent, ospiti d'onore della festa dei sardi. «Porterò alla Regina Elisabetta le mie impressioni, sarà felice per il grande affetto che ci avete dimostrato», ha detto Michael, per nulla provato dai ripetuti impegni ufficiali e mondani - è la sua vita - ma forse un po' confuso da tutta quella gente che gli passava quasi sopra, in tribuna, durante le quattro ore passate in via Roma. Ma questo frammento di primavera sarda dei reali inglesi rimbalzerà presto fra i palazzi di Buckingham e Kensington, con riflessi importanti. Turismo, ma non solo, perché grazie alla passione della coppia per i cavalli, c'è la concreta possibilità di un rilancio internazionale per il cavallo anglo arabo sardo. Ad Ascot, l'ippodromo più chic d'Inghilterra, ci sarà spazio per alcune traccas e per i nostri cavalli. Ma è stata la prima notte cagliaritana, per il cugino della Regina e anche del marito della sovrana, il principe Filippo, ad assomigliare tanto alle serate che a Kensington Palace sono l'abitudine. Al termine del concerto dell'Arma dei Carabinieri, il presidente del consorzio Costa Smeralda, Renzo Persico, ha accompagnato i principi a palazzo Boyl, a casa dei conti Tommasini Barbarossa. Un incontro con i nobili cagliaritani che ha aperto le porte della città ai reali inglesi. Intorno alle 23, con i padroni di casa in fibrillazione, i principi hanno varcato la soglia del palazzo: «Good evening», saluto informale per tutti, lei in tailleur pantalone crema, lui in giacca azzurra e camicia a quadretti, alla faccia del tutto scuro richiesto - come da galateo - per tutti. «I'm so hungry», «sono tanto affamata», così la principessa ad alta voce, parole che hanno avuto il potere di traghettare tutti verso la sala, un piano sopra, dove è stata servita la cena. Quaranta invitati, che hanno cercato il loro posto nel tableau collocato all'ingresso, poche le eccezioni rispetto ai rappresentanti locali di sangue blu. I Tommasini Barbarossa, eccellenti ospiti, hanno fatto servire un antipasto di gamberi, poi risotto agli asparagi e dentice. Al momento dei dolci, presentati scenograficamente su piatti di antica porcellana inglese, i Kent sono volati via, stanchissimi.
Ieri, i principi, con il sindaco e Ada Lai, hanno visitato la casa degli indigenti, in viale Fra Ignazio, dove la principessa ha abbracciato tutti gli ospiti. Dopo aver riaperto il Ghetto, è cominciata la passeggiata in città, sulla Bentley o a piedi. Da Santa Croce alla Cittadella, in Pinacoteca e quindi alla Cattedrale, dove la direttrice del museo diocesano - Lucia Bayre - ha raccontato le meraviglie della nostra arte.
ENRICO PILIA

03/05/2009