Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I giorni della memoria

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2016

Ieri la cerimonia per i caduti durante i bombardamenti del 1940-43

 

 

Nei tre cimiteri un viavai ininterrotto da giovedì 

 

 

 

«Per fortuna il calendario ci ha dato una mano», sorride Nicola Castangia, coordinatore del servizio di valorizzazione del cimitero di Bonaria: «La gente ha potuto scegliere se venire di sabato, di domenica, di lunedì, di martedì o di mercoledì. Altrimenti sarebbe stato difficile gestire l'afflusso».
BONARIA Nel suo ufficio, all'ingresso, non c'è un attimo di tregua: entrano non solo persone che hanno bisogno di aiuto per trovare la tomba su cui desiderano deporre qualche fiore e dire una preghiera o per informarsi sull'utilissimo servizio navetta che aiuta anziani e disabili a raggiungere le zone più impervie ma anche per fare incetta di cartoline fotografiche (con i più bei monumenti funebri ritratti dagli studenti che parteciparono a un laboratorio fotografico tenuto dallo stesso Castangia) o depliant informativi (anche questi opera di Castangia, «con l'aiuto di un ragazzo Down»), o ancora chiedere informazioni sulle visite guidate. «Riprenderanno domenica 6», spiega il coordinatore, «dopo lo stop per la commemorazione dei defunti, e si terranno come sempre, gratis, in italiano, inglese, francese e spagnolo, ogni venerdì, sabato e domenica».
C'era tanta gente, ieri mattina, nel cimitero monumentale, dove a parte le cappelle private non viene seppellito più nessuno dal 1968. «Seguirono decenni di abbandono totale. Nel 2000, qui, non si poteva passare per via dei rovi», ricorda Castangia. Ora è un'altra storia: «Per Monumenti aperti, qui, facciamo 2.000 visitatori. E solo perché vogliamo tutelare la delicatezza dei monumenti: basterebbe poco per fare numeri più grandi. Meglio, però, che i visitatori vengano poco per volta». Anche la commemorazione dei defunti può essere un'occasione.
SAN MICHELE Ancora più affollato, com'è ovvio, il cimitero di San Michele, da mezzo secolo il principale della città. Qui il via vai è continuo fin da giovedì scorso. Ieri anche qui il servizio navetta ha lavorato senza sosta. In tanti hanno approfittato della giornata festiva e soleggiata per rendere omaggio ai propri cari defunti. Alle 10, accanto al monumento l'Albero della vita, su iniziativa dei club Lions e Rotary di Cagliari, padre Gianni Zampini, responsabile dei padri Saveriani della Sardegna, ha celebrato una messa, commemorando i caduti dei bombardamenti aerei del 1940-43. Raccoglimento, preghiere per le 280 vittime senza nome di quei giorni tragici, quando in una Cagliari spettrale, abbandonata dagli sfollati, rimasero solo 7.000 anime, e una commozione non attenuata dal tempo che è passato.
LE CERIMONIE DI OGGI Diverse le cerimonie previste per oggi. Si comincerà con la deposizione delle corone di fiori sulle tombe dei sindaci defunti: sei alle 8,45 a Bonaria, tredici alle 10 a San Michele. A Pirri, invece, alle 9,30 il presidente della Municipalità deporrà delle corone di fiori in piazza d'Italia e nel cimitero alle 10. A San Michele, alle 10,30, l'arcivescovo Arrigo Miglio celebrerà una messa nel Sacrario Militare per i caduti di tutte le guerre. Saranno presenti il generale di divisione Giovanni Domenico Pintus, comandante dell'esercito nell'Isola, più le autorità civili, ecclesiastiche, consolari e militari della Sardegna e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'Arma. «Una compagnia di formazione interforze renderà gli onori in armi», fa sapere il Comando militare esercito Sardegna, «sulle note dell'Inno del Piave che verrà eseguito dalla banda musicale della Brigata Sassari. Le commemorazioni proseguiranno nei vicini campi inglese e tedesco, con la deposizione di due corone sui rispettivi cippi, in onore dei caduti». Alle 15,30, infine, dalla Basilica di Bonaria, partirà una processione.
Marco Noce