Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ogni anno oltre 15mila tonnellate “importate”

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2016

Dall'hinterland

 

Se la Tari costa tanto, la colpa è dei cagliaritani che producono troppi rifiuti indifferenziati. Non solo loro, a dire il vero: delle 57mila tonnellate di “secco” che ogni anno incenerisce al Tecnocasic a Macchiareddu, si stima che solo 42mila siano prodotte dai chi vive o ha un'attività produttiva nel Capoluogo. Le altre 15mila sono il “gentile omaggio” (più precisamente, lo “scortese pacco”) alla città da parte di chi lavora a Cagliari ma abita in altri Comuni dove la raccolta selettiva è in vigore da molti anni. A Cagliari, invece, ci sono ancora i cassonetti per i rifiuti indifferenziati. Per gli incivili di tutto il circondario, l'occasione è troppo ghiotta per continuare ad avere una sola pattumiera in casa e gettare tutto insieme nel capoluogo, invece che dividere tutto in diversi sacchetti.
Ora, se c'è una voce che fa schizzare in alto le tariffe della Tari è l'inceneritore: il Tecnocasic chiede 92 euro a tonnellata, quindi Cagliari per incenerire il secco spende ogni anno 14 milioni e mezzo. Dei quali, quasi un milione 400mila (più Iva) sono per chi non abita in città. Questo altruismo forzato finirà solo con la raccolta differenziata. (l. a.)