Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop all'energia elettrica con 8000 croceristi in arrivo

Fonte: L'Unione Sarda
31 ottobre 2016

VIA ROMA. Dopo le proteste l'Enel fa retromarcia: niente lavori il 2 novembre

 

 

 

Gli avvisi affissi sotto i portici di via Roma sono un pugno allo stomaco: “Interruzione di energia elettrica mercoledì 2 novembre dalle 9 alle 16”. «Esatto, proprio il giorno dell'arrivo di tre navi da crociere con a bordo 8.300 turisti. Una beffa incredibile: la città sarà invasa e in via Roma tante attività rischiano di restare chiuse. Non esiste dialogo e coordinamento tra uffici tecnici del Comune ed Enel», sbottano i negozianti Alessandro Murgia, Candido Operti e Giorgio Marongiu. La protesta monta in fretta. La telefonata all'ufficio stampa dell'Enel fa scattare uno scambio di mail e telefonate con gli uffici del Comune. In serata la buona notizia: «Il lavoro non si svolgerà più il 2 novembre, in accordo con l'ufficio tecnico comunale ed E-distribuzione. Essendo un intervento urgente verrà realizzato nei giorni successivi».
SENZA ELETTRICITÀ Sono i commercianti di via Roma e di via dei Mille a svegliarsi con la “sorpresa”. «Legga anche lei», protesta Alessandro Murgia, di “75”, locale che mette in vendita vino, cibo e oggettistica di design. «Le sembra normale? Ci viene tolta la corrente elettrica per sette ore. Così, con pochissimo preavviso e proprio il giorno in cui al porto attraccheranno tre navi da crociera». Gli avvisi sono attaccati al parchimetro e sotto i portici di via Roma. Annunciano lo stop all'erogazione della corrente elettrica. Si parla di alcuni civici di via dei Mille e di via Roma “strada”. «Resteremo tutti senza elettricità? Perché non siamo stati contattati per parlare di questa discutibilissima scelta?», ribadisce Marongiu dal punto vendita Sapori di Sardegna.
IL RISCHIO Le attività commerciali con cibo e merce deperibile sono quelle maggiormente a rischio. «Cosa dobbiamo fare? Trasferiremo la merce da un'altra parte ma non siamo sicuri di poter aprire», aggiungono Murgia e Marongiu. Anche Candido Operti, dell'omonima gioielleria, non nasconde le difficoltà: «Lavorare senza corrente elettrica ci creerà dei problemi e potrebbero esserci dei disservizi per i clienti. Non sarà certamente una bella immagine per i turisti che sbarcheranno dalle navi».
LAVORI DI NOTTE I commercianti ancora non credono ai loro occhi. Cercano un contatto con Enel o con il Comune. «Perché non effettuare l'intervento di notte?», suggerisce Marongiu. Murgia aggiunge: «Abbiamo aperto da poco. Ma posso dire che l'arrivo dei turisti a bordo delle navi da crociera sono un'occasione economica da non perdere. Negozianti e commercianti vogliono dare una bella immagine della città. Se dovessimo tener chiuso, perché non ci sarà la corrente elettrica, le conseguenze non saranno piacevoli: i turisti troverebbero le serrande di diverse attività abbassate. Una cattiva pubblicità per Cagliari».
LA RETROMARCIA La protesta di commercianti e negozianti viene comunicata all'ufficio stampa di Enel. Inizia così il dialogo a distanza con i responsabili dell'ufficio tecnico del Comune. L'intervento in via Roma è urgente. Pochi giorni fa una perdita idrica ha provocato danni ai “basoli” della strada. La zona è stata messa in sicurezza e sono state sistemate delle transenne. Il lavoro per rimettere in sesto il tratto di via Roma prevede anche lo spostamento di cavi elettrici. L'interruzione della corrente dunque è obbligatoria. Certamente per una “distrazione” non è stato tenuto in considerazione che il 2 novembre sarebbero arrivate tre navi da crociera (la Costa Pacifica, la Queen Elisabeth e la Queen Victoria) con a bordo più di 8.300 persone. Nel giro di poche ore la decisione, la più logica: «E-distribuzione e l'ufficio tecnico del Comune hanno deciso di rinviare l'intervento. Avendo un carattere d'urgenza verrà effettuato comunque il prima possibile».
NIENTE DIALOGO Tutto bene quel che finisce bene, dunque. Non proprio, come commentano i commercianti. «Quanto avvenuto», spiegano Murgia e Marongiu, «ci conferma che non c'è dialogo tra i vari uffici del Comune. Avrebbero dovuto sapere dell'arrivo delle navi e dunque fissare l'intervento in un'altra data. Ci vorrebbe una maggiore attenzione anche da parte dell'Enel. La comunicazione non è stata capillare e non era chiarissima. Non sembra esserci nemmeno un grande coordinamento tra uffici del Comune ed Enel. Sarebbe bastata una semplice telefonata e non sarebbe accaduto nulla. Ci saremmo risparmiati tutti una giornata di apprensione».
Matteo Vercelli