Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Grande festa di fede per la Vergine

Fonte: L'Unione Sarda
21 maggio 2008

Grande festa di fede per la Vergine
La Madonna di Bonaria rientra a Cagliari dopo il periplo
Accolta dal sindaco e dai fedeli, la Madonna di Bonaria è ritornata ieri a Cagliari a conclusione del periplo dell'isola organizzato per celebrare il centenario della sua proclamazione a patrona della Sardegna.
di STEFANO LENZA
La Vergine torna a casa e trova tutto come l'aveva lasciato: le navi in porto la salutano con le sirene, tanti fedeli l'attendono sul molo Ichnusa con le autorità schierate in prima fila. E la pioggia, leggera ma insistente come quella che cadeva la notte del 13, quando il simulacro della Madonna di Bonaria partì per il periplo dell'Isola organizzato per celebrare il centenario della sua proclamazione a patrona massima della Sardegna. Dopo sette giorni di navigazione, la crociera dello spirito si è conclusa ieri mattina a Cagliari. La Moby Drea ha attraccato, puntualissima, alle 8,30.
La città si ripropone uguale a se stessa, ma non così i fedeli che sbarcano dopo un'esperienza di fede collettiva, vissuta all'interno del gruppo e nel confronto intimo con le tante persone incontrate nelle sei tappe del pellegrinaggio marino mariano. «Un'esperienza meravigliosa, un'atmosfera che mi viene difficile descrivere. Ecco, direi coinvolgente, come di raro capita nella vita», racconta Emanuela Pittau. «Sono state giornate di grande serenità, per noi adulti e anche per i bambini, mai annoiati, felici di partecipare». La figlia, Chiara, sette anni, conferma: «Sono stata bene, mi è piaciuto tanto». Soddisfazione transgenerazionale. «Momenti splendidi, se potessi ricomincerei tutto da capo», dice Maria Rosa Sias, ottantenne, di Sorso. Al suo fianco, una compaesana, Caterina Murineddu, 66 anni. «Sono molto devota alla Madonna di Bonaria, anche perché mio figlio è un uomo di mare, capo pilota qui al porto. Siamo partite in tre, ma la nostra amica è stata poco bene ed è sbarcata a Oristano. Era ricoverata ma, nonostante il parere contrario dei medici, ha lasciato l'ospedale pur di non rinunciare al pellegrinaggio. Purtroppo ha potuto seguire solo le prime due tappe».
Ad attendere il simulacro, c'è il sindaco Emilio Floris, con l'abito scuro e la fascia tricolore sul petto. «Credo che a Cagliari - osserva - non esista chi non è devoto alla Madonna di Bonaria. Ho avuto testimonianza diretta di persone che scherzano con i santi ma su di lei non proferiscono verbo e nutrono un grande rispetto». A tutti i sindaci delle città toccate dal traghetto della Moby Lines, i saluti di Floris li ha portati Michele Di Martino, ex primo cittadino del Capoluogo e presidente dell'Associazione cattolica maschile di Bonaria. «Il bilancio del periplo - commenta - è eccezionale. Abbiamo avuto puntuali riscontri di quanto la nostra Vergine sia venerata in tutta la Sardegna. Lo abbiamo verificato incontrando gente di tutte le zone e di tutte le età».
Valutazione confermata dai numeri: oltre ottomila i visitatori delle mostre allestite a bordo, decine di migliaia i fedeli riuniti per la messa con il simulacro. «Ad Arbatax era impressionante il numero dei bambini. Il più piccolo aveva appena ventisei giorni», riferisce Antonio Esposito, dipendente in pensione della Moby Lines. Il contributo della compagnia di navigazione è stato determinante. E padre Efisio lo vuole sottolineare, prima della partenza in processione verso il terminal dei croceristi dove il simulacro sosterà fino alla messa serale e, dopo, la fiaccolata per il ritorno nella basilica. «Ringraziamo l'armatore Vincenzo Onorato che ha messo a disposizione il traghetto e l'equipaggio. Grazie di cuore, veramente».
La testimonianza di devozione dei sardi ha colpito padre Arcangelo Bonu, per anni rettore del santuario e ora alla guida dei mercederai in Italia, Stati Uniti e India. «Sono commesso. Quando abbiamo iniziato a pensare al periplo con Nostra Signora ero un po' scettico. Mi turbavano le difficoltà organizzative. Invece ce l'abbiamo fatta ed è stato un fatto straordinario. Non so cosa sia successo ma questo bagno di folla ha dimostrato che la fede, anche se non appare, si manifesta quando c'è un segno che la evidenzia. Con la Madonna di Bonaria emerge nella maniera più genuina e spontanea».
La grande festa religiosa sarà tra qualche ora ma al mattino sono in tanti a seguire il simulacro nel breve tragitto all'interno del porto. Poche centinaia di metri dal punto di attracco della Drea al teminal (virtuale, perché ancora inutilizzato a causa dei bassi fondali) delle navi da crociera. Il corteo in preghiera, il suo messaggio di amore e pace stride con i cannoni luccicanti di una fregata tedesca ormeggiata sull'altro lato del molo. E, forse, i militari invocano la Vergine chiedendole di non doverle mai usare quelle potenti armi. Chissà, certo è che smettono di fare quel che stanno facendo e stanno ritti e composti in segno di rispetto.
Quando il simulacro arriva al punto di ingresso allo spazio interno coperto, una sorta di corte, una voce copre i canti e si leva alta e disperata: «Attenti, non passa». Un attimo in più e il capo della Vergine sarebbe andato a sbattere contro il soffitto. Invece la provvidenza si manifesta con lo sguardo giusto al momento giusto: «Attenti, non passa». Gli uomini che portano a braccia la teca si bloccano, poi procedono a vista. Pericolo scansato. Si può riprendere fiato: di Bonaria celeste regina...