Rassegna Stampa

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Accordo Enel e Comune Cagliari per banda ultralarga in città

Fonte: web cagliaripad.it
25 ottobre 2016

 

 


Ansa News

 

Entro marzo 2018 banda ultralarga a Cagliari in 66 mila case con un investimento di Enel di circa 20 milioni di euro. I lavori sono già iniziati. Il capoluogo della Sardegna è tra le prime cinque città italiane da cablare dopo Perugia, Venezia, Padova e Catania. Poi toccherà a Palermo. La fibra ottica sarà portata nei soggiorni e negli studi dei clienti in modalità Fiber to home (Ftth).

Questo significa assicurarsi una velocità di trasmissione di un Gps sia in download, sia in upload. Un aumento di rapidità, spiegano gli esperti, non da poco: ora siamo al 10 per cento della velocità che verrà sviluppata con la nuova tecnologia. "Un grande salto di velocità, più o meno come il passaggio dal calesse all'autoveicolo - ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda questa mattina durante la presentazione del progetto di Enel open fiber - e consentirà anche la sperimentazione e l'innovazione da parte delle imprese. E magari l'attrazione di nuove imprese nel nostro territorio". Il piano è stato illustrato nel dettaglio dall'amministratore delegato di Eof, Tommaso Pompei: "Noi ci occupiamo delle infrastrutture, ma abbiamo già stretto accordi nel territorio con i principali operatori di telecomunicazione. Questa novità consentirà un ulteriore passo avanti nelle comunicazioni in diversi settori.

Pensiamo ad esempio alla sanità e alla possibilità di trasmettere una radiografia o alle autorizzazioni degli enti pubblici. Per non parlare dei grandi vantaggi per le imprese". Problemi per la città? "No - ha assicurato Pompei - l'intervento sarà il meno invasivo possibile". Il piano prevede una copertura del 50 per cento delle unità immobiliari entro luglio 2017 e dell'80 per cento entro marzo 2018. Si tratta di circa 440 chilometri di rete interrata e circa sessanta chilometri di rete aerea. Per l'installazione - ha assicurato la vice sindaca Luisa Anna Marras - saranno utilizzati in gran parte sottoservizi e cavidotti esistenti. Dove non sarà possibile saranno aperti dei micro cantieri.