Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Fiera, è tempo di cambiare»

Fonte: L'Unione Sarda
29 settembre 2016

CAMERA DI COMMERCIO.

Eletto il presidente, ecco gli scenari per le società partecipate 

De Pascale: non sappiamo ancora se potremo tenere Sogaer Sull'aeroporto dice: «Dobbiamo capire se possiamo tenere le quote o no. Poi decideremo». Sul porto: «C'è un fondo internazionale pronto a investire centinaia di milioni, dobbiamo promuovere queste iniziative». Sull'area della Fiera: «Bisogna ripensarla, riqualificarne l'edilizia, collegarla con il mare». Su Cagliari: «È il centro della Sardegna, per ripartire serve un centro urbano forte». E, ovvio, Maurizio Da Pascale parla anche della Camera di commercio. È appena stato nominato presidente: «Deve diventare un traino per tutti, qui siedono i rappresentanti delle aziende che creano l'economia. La Camera deve diventare interlocutore per chi governa».

A PALAZZO Ingegnere, a capo della impresa di costruzioni Ing. Raffaello Pellegrini , numero uno di Confindustria cagliaritana, a 63 anni De Pascale è stato eletto con 32 voti su 33 del nuovo consiglio camerale, ricostituito dopo 15 mesi di commissariamento. Un incarico scontato: gli accordi tra le associazioni d'imprenditori sono chiusi da tempo. A sostenere la sua candidatura, su tutti, c'è la cordata di industriali, Confcommercio e Confesercenti. La scheda bianca non intacca l'unanimità: «Conoscendolo, era la sua», dice Roberto Bolognese (Confesercenti) nella sala riunioni del palazzo del Largo Carlo Felice. Il clima durante la registrazione dei presenti era disteso, in modo ostentato e rimarcato. Si scherzava. Battuta: «Paga il pranzo chi non ha la cravatta». Risposta: «Si sappia, però, che qui non si mangia più». Scambio rubato, con la tacita intesa di non svelare gli interlocutori. Le dichiarazioni ufficiali arrivano dopo la votazione. Un rito a porte chiuse, aperto dal segretario generale Luca Camurri. Non c'è, all'inizio, l'ormai ex commissaria Paola Piras. Che a fine riunione bacia e abbraccia De Pascale. È una donna sollevata: al suo arrivo alla Camera c'erano le macerie di una guerra.
IL PRESIDENTE Inutile chiedere al neo presidente di lanciare un messaggio al suo predecessore: «Ho appena salutato la professoressa», ribatte elusivo. Ma s'intende, e lo sa, l'ex presidente, Giancarlo Deidda, spodestato anche con il suo contributo: «Non ricordo. Guardo al futuro, adesso». La Camera di commercio deve ripartire, con un nuovo organo di governo: «Per la giunta bisogna aspettare 15 giorni, previsti da statuto». Sarà allargata da cinque membri a sette, forse nove. Nomi e assetti dipendono dalle alleanze. Come quelli che governeranno le partecipate: «Abbiamo il 94 per cento della Sogaer, la società di gestione dell'aeroporto, il centro servizi per le imprese che ha inglobato l'azienda Fiera: devono contribuire a risollevare l'economia». La domanda è: come? Nel futuro dell'aeroporto ci sono le possibili privatizzazione e fusione con gli altri scali sardi: «Dobbiamo capire se con la riforma Madia potremo tenere le quote Sogaer. Aspettiamo i decreti attuativi, chiederemo un parere a dei professionisti. Solo con queste certezze potremo decidere cosa fare». Altro nodo, in viale Diaz: «Dimentichiamoci com'era la fiera quando eravamo bambini. Deve cambiare e aprirsi al mare. Con progetti di riqualificazione edilizia, puntando alla congressistica ma non solo». Nemmeno insediato, è già arrivata la lettera di Uil e Cisl che chiedono un incontro per discutere del futuro dei dipendenti. Intanto De Pascale punta fuori, al porto: parla di investimenti milionari «di un soggetto internazionale slegato dal contesto», assicura l'apporto camerale, ma non rivela identità. E guarda dentro gli uffici: «Dobbiamo valorizzare chi lavora in Camera. Per dare risposte certe e veloci alle imprese». I dipendenti sperano: il clima è teso da due anni.
Enrico Fresu