Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Scelte contraddittorie nei quartieri storici»

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2009

centro Il presidente della Circoscrizione 



«Sì alla pedonalizzazione e alla riqualificazione edilizia del centro storico». Così Gianfranco Carboni, presidente della Circoscrizione 1, durante l'incontro su “La Cagliari del futuro” tenuto giovedì a Palazzo Regio. Di fronte a un pubblico tutt'altro che numeroso (appena 25 persone, inclusi i relatori) si è parlato del futuro dei quattro rioni storici (Marina, Stampace, Villanova e Castello) prendendo spunto dal nuovo “Piano particolareggiato degli antichi rioni”, già votato in Giunta e ora all'esame della Commissione Urbanistica. «Doveva esserci anche l'assessore all'Urbanistica Giovanni Campus», si è lamentato Carboni, «ma ha dato forfait senza preavviso e così il dibattito è rimasto privo di una componente fondamentale». Presenti invece Gianfranco Sequi, autore del progetto di meccanizzazione di Castello, Gianfranco Fancello, docente di trasportistica dell'Università e Roberto Murru dell'Ersu.
LE CONTESTAZIONI Carboni ha attaccato duramente le scelte del Comune. «I problemi sono tanti», ha esordito, «i rioni che rappresento dovrebbero essere il volano per lo sviluppo economico della città ma ciò non avviene. Il comportamento della Giunta è contraddittorio e la programmazione è confusa a causa dell'accavallarsi di troppi strumenti di indirizzo come il Puc, il Pum, il Pul, i Piani strategici del Comune e dell'area vasta e da ultimo il Piano particolareggiato degli antichi rioni». E ancora. «La Giunta prima annuncia di voler salvaguardare il vuoto strategico tra le vie San Saturnino e Tristani e poi vota per realizzare nella stessa area 12.500 metri cubi di palazzi. Senza dimenticare l'incertezza che ancora oggi avvolge il destino della scuola Riva, dell'Anfiteatro romano («la legnaia verrà rimossa o no?») e dei campi sportivi del Terrapieno («assegnati a una società cui poi è stata negata la concessione»). Roberto Murru (Ersu) si è soffermato sul Campus. «Dobbiamo soddisfare una domanda di 1500 studenti, ma non ce la facciamo perchè mancano gli alloggi». ( p. l. )

25/04/2009