Una 23enne è stata violentata a Cagliari in piazza Matteotti. In Procura c’è una fascicolo aperto dopo il racconto fatto in ospedale ai medici del Santissima Trinità, dove la ragazza, con problemi psichici,è ricoverata nel reparto di ginecologia. Finita lì dopo un malore.

Sono diversi i punti ancora da chiarire e su cui i militari dell’Arma stanno lavorando insieme al pm Diana Lecca. La violenza risalirebbe a lunedì. La 23enne ha parlato di “un italiano e uno straniero” che l’avrebbero costretta a spostarsi in un luogo appartato per poi violentarla. Gli inquirenti stanno cercando di capire il punto esatto in cui i presunti stupratori hanno circuito la giovane perché nella zona ci sono telecamere che potrebbero rivelarsi utili per l’identificazione. Il racconto della 23enne non sarebbero privo di contraddizioni, tuttavia comprensibili visto lo stato di choc in cui la ragazza si trova.

Sul presunto stupro interviene l’associazione DonnaCeteris. “Abbiamo bisogno di riflettere – dice la presidente Silvana Maniscalco -. Ma ancor più, di essere ascoltate. Non può essere sempre la logica del singolo episodio a suscitare rabbia e indignazione. Serve una cultura della sicurezza che sia costante. Un’azione educativa, non solo punitiva. Oggi le donne e i minori sono vittime di un vuoto amministrativo, politico e culturale che coinvolge tutti. In Sardegna – aggiunge – la piaga della violenza continua ad essere allarmante. Lo scorso anno sono stati commessi oltre 51mila reati, di questi, 15.549 hanno coinvolto donne. Nei primi sei mesi dell’anno in corso su 16.440 delitti, 4.840 hanno visto vittime le donne. Negli ultimi cinque mesi le violenze sessuali hanno avuto un’incidenza dell’85,29% a livello regionale e dell’80,95% nel cagliaritano”.