Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'amarezza di Zedda: persa un'occasione irripetibile

Fonte: L'Unione Sarda
23 settembre 2016

Il primo cittadino: «Il referendum? Più una provocazione, non ci facciamo illusioni»

 

 

Alla fine anche Massimo Zedda si arrende. «Il sogno olimpico per Cagliari e la Sardegna svanisce definitivamente». È fine serata quando il sindaco del capoluogo arriva a passo spedito all'Arena Sant'Elia di Cagliari per partecipare alla serata inaugurale del Trofeo Coni. Poche parole, quelle pronunciate dal primo cittadino, che non lasciano spazio a dubbi. «Dispiace», dice, «dispiace davvero perché questa poteva essere anche l'occasione per dimostrare che avremmo saputo organizzare i Giochi con serietà, trasparenza e onestà, dimostrando di essere i primi a organizzarli senza sprechi. Avrei lanciato volentieri una sfida su questo terreno, invece…». Invece il “no” della sindaca di Roma non solo fa a pezzi la candidatura di Roma 2024, ma spazza via definitivamente i sogni di Cagliari. Tanto che ormai il sindaco di Cagliari è rinuncia anche al progetto del referendum: «I tempi ormai sono molto stretti, ma l'idea del referendum», che Zedda aveva lanciato su Twitter il giorno del “no”, riprendendo una strada prima tracciata poi bocciata dalla stessa sindaca di Roma, «voleva essere anche una provocazione. Si parla sempre delle istituzioni che devono ascoltare i cittadini, poi alla fine, però, si finisce spesso per decidere da soli».
Non nasconde l'amarezza il sindaco di Cagliari, la delusione è tanta. «Per Cagliari», che era stata scelta per ospitare le gare di vela, «le Olimpiadi avrebbero rappresentato una visibilità unica ed eccezionale a livello mondiale. Peccato!»
Il primo cittadino vorrebbe non arrendersi, ma sembra dover ingoiare il rifiuto del Comune di Roma nonostante rinunciare a questa candidatura gli sembri quasi un delitto. «Parlerò con il presidente del Coni Giovanni Malagò, per capire se e come sia possibile continuare a portare avanti la candidatura pur con tutte le difficoltà. Anche se», conclude Zedda, «ritengo purtroppo che ormai sia una partita praticamente chiusa».
Mauro Madeddu