Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, stangata sui canoni demaniali

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2009

Domani vertice fra i gestori degli stabilimenti balneari e l'assessore. Per ora tariffe ferme

Annullata la proroga, i gestori trattano con la Regione

Stralciato dal decreto “milleproroghe” l'articolo che rinviava l'adeguamento dei canoni.
Per ora, di rincari ulteriori alle tariffe non vogliono parlare. Chi ha deciso di aumentare i prezzi per sdraio e ombrelloni (vedi la cooperativa Golfo degli Angeli, sette stabilimenti) l'ha fatto prima, quando ancora sembrava che la mazzata dell'adeguamento dei canoni demaniali sarebbe scattata soltanto a fine settembre.
STRALCIO Le novità, per gli imprenditori che in tutta Italia lavorano su porzioni di territorio demaniale, sono due, una buona e una cattiva. La cattiva è che per i vecchi canoni non ci sarà alcuna proroga: dal decreto “milleproroghe”, alla vigilia dell'approvazione definitiva, è stato stralciato (pare per esplicita volontà del ministro Tremonti) l'articolo 5 bis, cui i sindacati delle associazioni balneari Sib e Fiba tenevano particolarmente, e dunque si paga subito. La notizia buona è che l'adeguamento ai parametri Istat non sarà consistente quanto temevano i concessionari: «Si parla di rincari di pochi punti percentuali», spiega Alberto Bertolotti, neoeletto presidente del direttivo provinciale del Sib di Cagliari, «probabilmente il 2-3 per cento, non certo il 300 per cento di cui si sentiva parlare».
TARIFFE La battaglia dei balneari è stata perduta, la guerra non ancora: «Il sindacato, a livello nazionale, sta cercando di far rientrare dalla finestra l'emendamento silurato», spiega ancora Bertolotti. Non sarà facile. E in caso di sconfitta? Pagheranno i consumatori? «È presto per dirlo», mette le mani avanti il presidente dei balneari della provincia di Cagliari: «Certo dovremo rivedere le nostre strategie. La crisi arriverà anche per noi: i costi (materie prime, personale, sicurezza) sono già alti, mentre la disponibilità economica dei cittadini è diminuita». Al Poetto, fra stabilimenti e chioschi bar, le concessioni sono 38. La coop Golfo degli Angeli, come detto, ha già ritoccato le tariffe: più 4 per cento sugli abbonamenti nei suoi sette stabilimenti, dove l'ombrellone con lettino singolo costa 440 euro. Prezzi invariati al Lido (cabina sul mare con sette tessere: 2.300 euro) e al D'Aquila (cabina con otto tessere più ombrellone e sdraio: 2.260 euro): ma le tariffe furono annunciate quando sembrava che gli aumenti sarebbero scattati a estate conclusa.
VERTICE La vera partita, per i titolari di concessioni demaniali in Sardegna si gioca tuttavia su un altro campo: il sovracanone , la tassa regionale di 2,11 euro a metro quadro da versare ai Comuni. Una partita che vale il doppio di quella nazionale: 236 mila euro, centesimo più centesimo meno, l'entrata per le casse municipali. Quando l'addizionale fu introdotta, i gestori sardi furono critici e ricorsero alla giustizia amministrativa. Ora si preparano ad affrontare la questione in tempi strettissimi. Domani, i vertici del Sib sardo incontreranno l'assessore regionale agli Enti locali, Gabriele Asunis. Una riunione circondata da molte attese, cui ovviamente parteciperanno anche i rappresentanti provinciali del sindacato dei balneari: «Ci aspettiamo uno sforzo da parte della Regione», conclude Bertolotti, «sia per quanto riguarda il sovracanone sia per le direttive per il Piano di utilizzo dei litorali approvate nel maggio scorso dalla precedente amministrazione regionale: se quelle misure dovessero essere applicate, noi gestori saremmo costretti tutti a chiudere immediatamente». ( m. n. )

26/04/2009