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Nell'ultimo biennio la Guardia di finanza ha verificato 250 posizioni patrimoniali di soggetti beneficiari di prestazioni agevolate. Di queste, ben 160 sono risultate irregolari, con un'evasione fiscale totale che ammonta centomila euro. Vista la situazione, il protocollo d'intesa firmato oggi dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e dal comandante provinciale di Cagliari della Gdf, Giampiero Ianni, mira a frenare con forza il fenomeno.

Come? Attraverso l'azione di verifica sinergica sui controlli di rispettiva competenza e che interessano in generale tutte le prestazioni per le quali i Comuni erogano contributi pubblici. In particolare, le pratiche di edilizia residenziale pubblica (accesso a edilizia convenzionate e alla locazione agevolata), contributi per affitti e per il diritto allo studio, rimborsi per utenze, assegni di cura, ausili per disabili, ma anche la concessione di assegni di maternità o per nuclei familiari numerosi. Il Comune si impegna a fornire al comando delle Fiamme Gialle, anche attraverso procedure informatizzate, i nominativi dei beneficiari su cui emergono dubbi, e la relativa documentazione.

In caso di trasgressioni di carattere amministrativo il Comune potrà attivare le procedure sanzionatorie previste. "Stiamo attuando controlli molto più capillari in nome di un utilizzo sempre più corretto delle risorse pubbliche - ha dichiarato Zedda - questo è un primo passo per sottrarle a chi non ne aveva diritto". Tra l'altro, ha aggiunto il sindaco, in tanti casi queste violazioni sono solo la punta di un iceberg e nascondono molto altro. "Questo è uno strumento che non può che agevolarci nell'adempimento dei rispettivi compiti istituzionali - ha aggiunto il Generale di Brigata Ianni - una piattaforma su cui potrebbero essere stipulati futuri accordi".