Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Per bus, treni e corriere il biglietto è lo stesso: le validatrici sono diverse

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2016

TRASPORTI.

Con la tariffa unica integrata

 

Manca il dialogo, non si parla la stessa lingua. Così non ci si capisce, a partire dalle definizioni: quello utilizzabile sui mezzi di Ctm, Arst, Trenitalia, Metrocagliari e autolinee Baire, ad esempio, si chiama biglietto ma non è un biglietto, bensì un abbonamento (per ora). Inoltre, ogni vettore ha il suo sistema di validazione, diverso da quello degli altri. Per il viaggiatore non cambia nulla: il problema è che le validatrici, in queste condizioni, sono semplici annullatrici di biglietti, mentre potrebbero fornire dati preziosi sul numero di passeggeri momento per momento, linea per linea, vettore per vettore, fondamentali per organizzare meglio i servizi di trasporto.
La raccolta di questi dati, tutelando la privacy dei viaggiatori, è prevista da un recente decreto della Regione. Stabilisce l'obbligo, per i viaggiatori, di passare l'abbonamento davanti alla validatrice contactless (a lettura ottica o radio, senza contatto), che così può fornire ai singoli vettori i dati precisi sull'affollamento dei mezzi e su quanti viaggiatori hanno il biglietto integrato. In questo modo, i vettori stessi la smetterebbero di litigare perché le quote d'incasso dei tagliandi integrati «sono ripartite male»: tutti chiedono di più, tutti sostengono che l'utilizzo dei propri mezzi siano più utilizzati rispetto a quelli degli altri.
«Non sono ripartiti a caso, i proventi della vendita degli abbonamenti integrati», spiega Carlo Poledrini, direttore dell'Arst (cui fa capo anche MetroCagliari): «Due o tre volte l'anno si fanno i controlli manuali dei titoli di viaggio nelle vetture. Su quella base si dividono i proventi. Non è precisissimo, ma funziona». Il problema è che solo una parte dei mezzi dell'Arst ha le validatrici contactless, presenti invece già da tempo su tutti i bus del Ctm. «Vero», conferma Poledrini, «ma ci sono due particolari da far notare: il sistema di validazione unico non è obbligatorio per l'immediato, inoltre è una spesa non indifferente: abbiamo 820 bus e nove treni per la metropolitana. Chi paga tutte quelle validatrici?».
Massimo Deiana, assessore regionale ai Trasporti, sul punto ha le idee chiare: «La fase sperimentale sta per finire. È ovvio che cercheremo finanziamenti europei, come abbiamo fatto per la fase 1, ora che il sistema diventerà unico e consentirà di utilizzare anche i biglietti integrati, non soltanto gli abbonamenti. In questo modo, avremo dati precisissimi sull'utilizzo dei vari mezzi».
Da parte sua, il Ctm ha già imposto il proprio standard sull'applicazione per telefonini Busfinder (d'altronde, è l'unico vettore ad averla), che consente di acquistare online e validare i biglietti. «La Regione», conferma il presidente Roberto Puddu, «per la vendita dei biglietti integrati ha scelto la tecnologia mobile dell'app proprietaria di Ctm, che consente un lavoro preciso e affidabile anche ai controllori».
Luigi Almiento