Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non toccate quelle pietre» Il Comune: cerchiamo di salvare la pavimentazione

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2016

Maria Antonietta Mongiu interviene sui lavori nelle scalette Santa Teresa

 

Le polemiche scendono dal Terrapieno e, passando per via Manno, si infiammano alle scalette di Santa Teresa. Già perché nel rifacimento dell'arteria commerciale è previsto anche un intervento in quelle scalette che collegano via Manno con piazza Dettori. E una parte dell' intellighenzia cagliaritana si ribella: quelle scalette settecentesche non si devono toccare. Mentre i lavori sono in stand by , sul tema interviene Maria Antonietta Mongiu, presidentessa regionale del Fai (Fondo ambiente italiano). «Bisogna partire dal presupposto», esordisce, «che quelle scalette sono un'infrastruttura che fa parte del paesaggio».
LE RAGIONI Non si possono modificare quel paesaggio - questo, in pillole, il senso del ragionamento di Mongiu - perché non sono a se stanti ma fanno parte di un sistema. «Fanno parte», riprende, «di un sistema di relazioni funzionali: dal porto, passando per la Marina, si arriva al Castello senza soluzione di continuità. Se si tocca un elemento, si dimostra di non avere una visione di sistema, di non aver fatto una riflessione storico-paesaggistica. Queste scalette, insieme a tutte le altre, non sono certo casuali ma fanno parte di un sistema pensato». Mongiu boccia l'eventuale nuova scala, fatta di granito. «Intorno agli anni '90, quando fu necessario intervenire sulle scalette di via Spano per la realizzazione di alcuni sottoservizi, queste vennero smontate e, poi, risistemate allo stesso modo». C'è un problema: le scalette di Santa Teresa sono diventate scivolose, ripide, in alcuni tratti anche pericolose. «Occorre un intervento di manutenzione e di restauro». Ma, su questo punto la presidentessa del Fai non transige, quelle pietre devono tornare al loro posto.
IL COMUNE E, forse, la voce di Mongiu potrebbe essere ascoltata. In fondo, nella conferenza di servizi a cui hanno preso parte la soprintendenza ai beni architettonici e quella ai beni archeologici, oltre ai rappresentanti di Comune e Regione, questa possibilità non è stata scartata. Venga recuperata , si legge nel verbale, nella maggior misura consentita possibile la pavimentazione di pregio delle scalette Santa Teresa ed eventualmente utilizzata altrove . Un'eventuale nuova pavimentazione è prevista nei contratti (e approvata da chi è chiamato al controllo). Ma quelle pietre potrebbe anche tornare nella loro collocazione originale. Condizionale d'obbligo dal momento che, in questi giorni, l'assessora competente, Luisa Anna Marras, non è in città. E, ovviamente, nessuno dei dirigenti può parlare. Ma gli operai incaricati dei lavori stanno mettendo tanta attenzione per evitare di danneggiare quelle pietre storiche: potrebbe non essere necessario utilizzarle altrove. Anche se la risistemazione in quello stesso punto comporterà inesorabilmente un aumento dei costi.
Marcello Cocco